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Cronaca Fusignano

"Test dell'acqua": quasi nessuno distinque quella di rubinetto dalla minerale

L'acqua di rubinetto è più o meno buona della minerale? Questa la domanda che i volontari di Legambiente hanno fatto ai cittadini di Fusignano in occasione della giornata dell'acqua. In Italia infatti c'è una vera e propria “passione” per l'acqua in bottiglia, ne beviamo circa 200 litri a testa ogni anno

L'acqua di rubinetto è più o meno buona della minerale? Questa la domanda che i volontari di Legambiente hanno fatto ai cittadini di Fusignano in occasione della giornata dell'acqua. In Italia infatti c'è una vera e propria “passione” per l'acqua in bottiglia, ne beviamo circa 200 litri a testa ogni anno, un consumo che è triplicato in 30 anni (nel 1985 erano appena 65).

Eppure l'acqua di rubinetto è sicura, perché viene costantemente controllata dagli enti preposti, è economica, perché può arrivare a costare anche 1000 volte di meno dell'acqua in bottiglia, è rispettosa dell'ambiente, perché per arrivare sulle nostre tavole non ha bisogno di confezionamento, trasporto, smaltimento delle bottiglie di plastica. Ma di fronte ad un test di “assaggio dell'acqua”, cosa dicono i cittadini?

“Per sfatare miti e luoghi comuni sull'acqua di rubinetto - ha dichiarato Yuri Rambelli, presidente di Legambiente “A. Cederna” - abbiamo deciso di cogliere l'occasione della giornata mondiale dell'acqua per fare un test di assaggio dell'acqua e visto che eravamo in Romagna, abbiamo deciso di dare anche un bicchiere di vino a chi riusciva a indovinare. Risultato? Alla fine abbiamo dovuto dare comunque il vino, perché ci sarebbe rimasto tutto lì. Quasi nessuno dei cittadini che hanno partecipato al test è stato infatti in grado di riconoscere la differenza”.

L'iniziativa fa parte di una serie di azioni di Legambiente per promuovere l'uso dell'acqua pubblica e si affianca al censimento delle fontane pubbliche della “bassa” che ha visto la realizzazione di una mappa digitale delle “fontanelle” visibile sul sito www.terramagazine.it e una mostra fotografica itinerante che sarà esposta nei prossimi mesi nei vari centri della bassa bolognese e ravennate. Molti i cittadini che hanno raccontato di bere abitualmente l'acqua di rubinetto, anzi, alcuni si sono lamentati proprio per la scarsità di fontanelle pubbliche, molte infatti negli ultimi anni sono state rimosse o semplicemente chiuse.

“Per questo motivo - ha concluso Rambelli - assieme all'assaggio dell'acqua, la mostra fotografica e il censimento delle fontanelle sono anche un invito alle amministrazioni pubbliche a riattivare le fontanelle non più funzionanti, installarne di nuove e realizzare una “casa dell'acqua”, come alcuni Comuni già hanno fatto, invito che estendiamo anche a supermercati e centri commerciali”.

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