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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Hanno sbranato il loro proprietario, 2 tigri verso lo zoo di Ravenna. "Nessun pericolo"

Due di quelle tigri, che da anni dovevano essere spostate, potrebbero arrivare a Ravenna, allo Zoo Safari “Dune del delta”, di proprietà della Alfa 3000 (proprietaria anche dello Zoo di Fasano, in provincia di Brindisi)

Martedì sera, nel un bioparco “Martinat”,sopra Pinerolo, in provincia di Torino, ormai chiuso da anni, Mauro Laggiard, 72 anni, è stato sbranato sotto gli occhi della moglie dalle sue 5 tigri. Ora due di quelle tigri, che da anni dovevano essere spostate, potrebbero arrivare a Ravenna, allo Zoo Safari “Dune del delta”, di proprietà della Alfa 3000 (proprietaria anche dello Zoo di Fasano, in provincia di Brindisi). Lo conferma l'amministratore delegato Osvaldo Paci a Ravennatoday: “Già prima di martedì il Comune di Pinerolo ci aveva interpellati per chiederci la disponibilità di prendere in carico a costo zero gli animali, tra i quali c'è anche un leopardo”.

Inizialmente le tigri erano 10, con 5 cuccioli, più il leopardo. Poi 5 tigri con i cuccioli hanno trovato casa a Torino. Prima della tragedia il Comune aveva anche emesso un'ordinanza per trasferire gli animali in un luogo sicuro, ma non era ancora stata trovata una soluzione adeguata. I proprietari dei grandi felini non volevano che gli animali fossero trasferiti in un'altra struttura.  “Il problema che il Comune riscontrava era legato all'età dei proprietari e alla mancata disponibilità economica. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità – spiega Paci - e, dopo quello che è accaduto, l'abbiamo confermata con una dichiarazione formale richiestaci dalla Procura”.

Nessuna paura, anche dopo quello che è successo, nell'ospitare le tigri: “Purtroppo si tratta di animali che non possono essere trattati come cagnolini domestici – sottolinea Paci – anche se sono stati allevati sin da piccoli e non hanno mai manifestato aggressività. I nostri ranger, infatti, non entrano mai in contatto diretto con loro. Per cui non c'è alcun pericolo”.

I proprietari, Laggiard e la moglie Carla Agosteo, vivevano in condizioni di indigenza in un container vicino al parco, occupandosi, da anni, solamente dei felini. L'aggressione al 72enne si è verificata proprio mentre stava dando loro da mangiare. Anche dopo il dramma la donna, che ha visto il marito sbranato sotto i suoi occhi, continua a chiedere al sindaco di Pinerolo di non toglierle gli animali, nonostante, tra l'altro, anche lei fosse rimasta ferita dalla femmina Samir, quella che pare abbia dato il colpo di grazia a Laggiard, in una precedente aggressione avvenuta sette anni fa.

“Abbiamo dato disponibilità per ospitare due delle tigri a Ravenna e le altre tre, più il leopardo, a Fasano – specifica Paci –. In Italia i casi come questi sono innumerevoli e, al contrario di quanto affermano gli animalisti, l'unica soluzione per salvare questi animali è quella di ricollocarli in strutture come le nostre, che possano, tra l'altro sobbarcarsi i costi di mantenimento di questi felini, senza che sia lo Stato a doverli coprire”. Comunque sarà al magistratura a decidere la sorte di questi animali.


 

   


 

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