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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Casola Valsenio

Tra Casola e Mirabello un patto di solidarietà

Gemellaggi solidali crescono. Anche il paese collinare come altri Comuni della Provincia di Ravenna, ha deliberato il patto di solidarietà con il Comune di Mirabello

Gemellaggi solidali crescono. Anche il paese collinare come altri Comuni della Provincia di Ravenna, ha deliberato il patto di solidarietà con il Comune di Mirabello (Ferrara) nell'ambito di un accordo fra le due Province. L'Amministrazione comunale si è resa da subito disponibile al "gemellaggio" con il piccolo comune ferrarese per programmare una serie di iniziative mirate a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma.
Il Sindaco, Nicola Iseppi, ha già contattato la collega di Mirabello Angela Poltronieri e si sono presi i primi accordi per incontri che dovranno definire come rapportarsi. Si è formato anche un tavolo per il coordinamento delle associazioni locali, presieduto da Giovanni Bertozzi, affinché ogni cittadino o associazione possa contribuire al sostegno delle prossime iniziative.


Con questo rapporto di collaborazione e solidarietà per sostenere i territori colpiti sia nella gestione dell’emergenza sia nella ricostruzione, il Comune si impegna a destinare risorse alla raccolta fondi a favore dei terremotati; avviare raccolte fondi a favore dei terremotati con il coinvolgimento della popolazione; supportare la Provincia di Ferrara e i relativi Comuni anche attraverso l’invio di tecnici o di operatori di polizia comunale/provinciale presso i COC (Centri Operativi Comunali); supportare amministrativamente i Comuni presso i rispettivi COC; promuovere raccolte di beni di prima necessità e materiali vari solamente sulla base delle richieste che pervengano dai territori; individuare progetti di ricostruzione cui partecipare economicamente con i fondi raccolti sul territorio; a tali progetti la Provincia e i Comuni ravennati possono partecipare anche in termini di progettazione col proprio personale;  promuovere iniziative di sensibilizzazione, informazione e/o formazione che mantengano viva l'attenzione fino a quando vi sarà necessità di supporto, anche eventualmente oltre la scadenza della dichiarazione dello stato di emergenza; e promuovere progetti di ospitalità per brevi vacanze a fini di sollievo delle popolazioni colpite, rivolti sia a intere famiglie sia a gruppi di bambini/ragazzi.

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