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Cronaca Cervia

Tra musica, riflessioni e Vangelo: in mille alle Indie per il "Soundcheck per Cracovia"

Uno scenario inusuale quello che si è presentato venerdì nella nota discoteca di Pinarella: a partire dalle 19 sono iniziati ad arrivare pullman di giovani dalle diocesi e dalle parrocchie per una serata a base di musica ma anche di riflessioni e Vangelo

Oltre mille giovani sono arrivati venerdì alle Indie da tutta la Romagna per partecipare a “Soundcheck per Cracovia”, l’evento organizzato dagli uffici di Pastorale Giovanile di sette diocesi (Ravenna-Cervia, Forlì-Bertinoro, Faenza-Modigliana, Cesena-Sarsina, San Marino-Montefeltro, Rimini e Imola) in preparazione alla prossima Giornata mondiale dei Giovani di Cracovia. Uno scenario inusuale quello che si è presentato venerdì nella nota discoteca di Pinarella: a partire dalle 19 sono iniziati ad arrivare pullman di giovani dalle diocesi e dalle parrocchie per una serata a base di musica ma anche di riflessioni e Vangelo. Seminaristi, sacerdoti, religiose e vescovi (tre quelli che hanno accompagnato i loro giovani nel corso della serata, Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia, Tommaso Ghirelli di Imola e Douglas Regattieri di Cesena-Sarsina) ma soprattutto tanti tanti giovani hanno animato una serata davvero insolita.

Dopo la cena allo stand, intervallata da musica pop, è stato il palco centrale della discoteca ad ospitare il momento della preghiera, anch’esso del tutto particolare. La parabola del “Servo spietato” (Matteo, 18, 21-35) non è stata semplicemente letta ma rappresentata in forma di musica e danza. Di perdono ha poi parlato anche Daniele, giovane ospite di una casa famiglia della Papa Giovanni XXIII di Rimini, agli arresti domiciliari per microcriminalità che proprio nell’esperienza della casa famiglia ha ritrovato uno spazio di conversione e ripensamento della sua vita: “Ho ancora tre anni da scontare ma non mi sono mai sentito così libero – ha detto -. Il perdono ci rende liberi".

E poi la riflessione dell’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni: “Noi vescovi siamo con voi e cammineremo con voi alla Gmg, in questo grande pellegrinaggio mondiale di giovani che, insieme, uniti dalla fede, possono essere un segno per il mondo e per un’umanità così divisa, in guerra, violenta. Un segno che  un mondo diverso è possibile e che voi lo volete diverso”. Video e canzoni, soprattutto l’Inno della Gmg, hanno chiuso il momento di preghiera, al quale poi è seguito un momento di festa, con varie performance dei gruppi diocesani che parteciperanno alla Gmg. Per finire, ovviamente, in musica. “Bello il colpo d’occhio – commenta don Stefano Bucci, il delegato della Pastorale Giovanile di Ravenna, a cui fa capo l’organizzazione del viaggio per le sette diocesi della Romagna -. Vedo giovani che si divertono, ed è giusto così, perché il Vangelo è gioia. Ma vedo anche giovani in ricerca che hanno fatto una scelta, quella di partire e dedicare tempo ad un pellegrinaggio che li farà crescere. Una serata che promette bene”. Appuntamento a Cracovia a metà luglio. Dalle diocesi della Romagna partiranno in 1500.

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