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Cronaca Faenza

Traffico illecito di bancali usati: e due lavoratori in nero vivevano in un container

Una immediata ulteriore conferma è stata riscontrata durante uno dei controlli, quando i finanzieri, ancora presenti all’interno del capannone, hanno visto arrivare un furgone carico di bancali di legno.

Due interventi della Guardia di Finanza di Faenza, per prevenire e reprimere il fenomeno del lavoro nero e dell’illegalità fiscale, hanno consentito di individuare due unità locali di altrettante ditte con sede fuori provincia (Bologna e Mantova) adibite a deposito per la raccolta di bancali usati. I finanzieri di Faenza avevano notato un anomalo commercio di pallet. Dopo i primi accertamenti e grazie anche ai riscontri sulle banche dati sono stati individuati due capannoni nelle zone industriali della città dove venivano illecitamente acquistati – totalmente in nero – bancali di dubbia provenienza.

IN NERO, VIVEVANO IN UN CONTAINER - I controlli sul personale impiegato nella raccolta e stoccaggio dei bancali, al momento dell’ispezione presso le unità locali – non dichiarate al fisco – facevano emergere che i due lavoratori stranieri erano stati “assunti” in nero e vivevano in container all’interno del cortile dei capannoni in precarie condizioni igienico-sanitarie.

“FORNITORI” NON IDENTIFICATI - Durante l’accesso veniva rinvenuta documentazione extra-contabile (agende e block notes) dove venivano riportati gli acquisti effettuati e il denaro corrisposto in contanti a non meglio identificati “fornitori”. Le modalità di gestione dell’attività hanno indotto i finanzieri ad ipotizzare il reato di ricettazione in quanto non veniva giustificata in alcun modo la legittima provenienza della merce. L’ipotesi era avvalorata anche dalle denunce di furti di bancali presentate da ditte faentine.

COLTI SUL FATTO - Una immediata ulteriore conferma è stata riscontrata durante uno dei controlli, quando i finanzieri, ancora presenti all’interno del capannone, vedevano arrivare un furgone carico di bancali di legno. Identificato il conducente del mezzo si scopriva che il soggetto, di origine romena, era gravato dal provvedimento di divieto di dimora nel Comune di Faenza e pertanto denunciato a piede libero. Il fenomeno del mercato illecito di pallet e imballaggi di legna è da tempo oggetto di attenzione perché, oltre al danno per l’erario, si creano condizioni di concorrenza sleale agli operatori del settore in regola con tutti gli adempimenti di legge sia fiscali, sia ambientali che in materia di sicurezza del lavoro. A conclusione dell’attività svolta sono stati sequestrati circa 3.000 pallet, individuati due lavoratori in nero, e denunciate 5 persone per ricettazione. In corso gli approfondimenti fiscali e tributari a carico delle due attività individuate.

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