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Cronaca

Tragedia in mare, sommozzatori ancora in acqua: si cerca il punto d'impatto

La squadra di 3 subacquei si è immersa intorno alle 11 di giovedì, scortata dalla motovedetta e dal gommone della Guardia costiera, per circa 40 minuti, sfruttando il mare calmo

Ancora un sopralluogo al largo del Porto di Ravenna. I sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto sono tornati in mare, dopo la prima immersione di mercoledì sul relitto della 'Gokbel', il mercantile turco affondato in seguito alla collisione con la nave, battente bandiera del Belize, 'Lady Aziza', il 28 dicembre scorso davanti al Canale Candiano. Mercoledì sono state anche sistemate le boe che indicano la posizione della prua e della poppa del relitto.

La squadra di 3 subacquei si è immersa intorno alle 11 di giovedì, scortata dalla motovedetta e dal gommone della Guardia costiera, per circa 40 minuti, sfruttando il mare calmo. La visibilità andava da 1,5 a 3 metri, la temperatura dell'acqua invece da 7 a 9 gradi. Durante il sopralluogo sono state registrate ulteriori immagini della nave, sempre dall'esterno, per un quadro dettagliato della posizione, così da potere programmare i prossimi interventi in sicurezza e capire l'esatto punto d'impatto, nello scontro che ne ha causato il naufragio.

Dalle prime informazioni pare che il mercantile, durante l'affondamento, si sia girato su un fianco. Una relazione dettagliata di questi primi due interventi verrà stilata per potere programmare un piano d'azione adeguato alla ricerca della scatola nera e dei 4 marinai ancora dispersi, dopo la tragedia.

Tragedia in mare, sommozzatori in azione sul relitto (Foto Massimo Argnani)

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