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Cronaca

Trasporto pubblico, i socialisti: "Treni e bus pieni, errori nella gestione"

I socialisti ravennati da mesi sostengono che la gestione del trasporto pubblico, su ferro e su gomma, "è stata superficiale"

"Dal nuovo dpcm emergono gli errori nella gestione di scuola e trasporto pubblico": a dirlo sono i socialisti ravennati, che da mesi sostengono che la gestione del trasporto pubblico, su ferro e su gomma, "è stata superficiale. La spinta delle regioni per la capienza massima possibile sui mezzi è dovuta a cattive scelte fatte in passato che hanno fatto sì che il servizio dei trasporti presenti varie criticità, ora accentuate dall’emergenza - spiegano - E ora è sotto gli occhi di tutti che la capienza massima stabilita dell’80% spesso non viene rispettata, con mezzi pubblici, come gli autobus a Ravenna, che sono quotidianamente strapieni, in particolare negli orari di ingresso e di uscita degli studenti. Inoltre, buona parte degli studenti universitari della nostra provincia, pendolari, hanno scelto di continuare con la didattica a distanza perché considerano poco sicuri i mezzi di trasporto della regione, tra affollamento e continui casi di mancato rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, che possono sfociare in aggressioni, l’ultima avvenuta a Cervia. Si può ancora fare qualcosa, ma è ora di agire: aumentare le corse degli autobus, utilizzando anche mezzi privati; distanziare gli orari delle corse in base anche ai nuovi orari delle scuole; potenziare il servizio dei regionali, non fermandosi ad aggiungere fermate alle corse pre-emergenza, ma sfruttando il parco mezzi al completo, sia per aumentare il numero che, quando possibile, la lunghezza dei convogli e investendo sulle linee secondarie".

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