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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Trasporto pubblico, linee ferroviarie più veloci e rinnovo del parco bus: investimento da 320 milioni

Un programma che tiene conto dell’impatto della pandemia sull’organizzazione e gli orari delle città e che, a causa dell’emergenza sanitaria non ancora conclusa, resterà ancora il quadro di riferimento del prossimo futuro

Flessibile, integrato, ecologico e digitale. Sono le parole chiave del trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna contenute nell’atto di indirizzo che delinea la programmazione e l’amministrazione tpl per il triennio 2021-20223 approvato mercoledì dall’Assemblea legislativa dopo essere stato condiviso con i rappresentanti di Anci, Province, Comuni, Agenzie e Aziende Tpl regionali e parti sociali. Un programma che, con investimenti per oltre 320 milioni di euro, tiene conto dell’impatto della pandemia sull’organizzazione e gli orari delle città e che, a causa dell’emergenza sanitaria non ancora conclusa, resterà ancora il quadro di riferimento del prossimo futuro.

E in questo contesto, l’altra sfida che impone un ripensamento a tutto il settore dei trasporti riguarda la transizione ecologica, in linea con quanto previsto dal Patto per il Lavoro e per il Clima che la Regione ha sottoscritto con tutte le parti sociali, e per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Proseguirà quindi a ritmo spedito la sostituzione dei mezzi più inquinanti, con mezzi a basso impatto ambientale.  

Tre i filoni su cui la Regione vuole incidere per rafforzare e rendere più compatibile con l’ambiente, moderno e competitivo il trasporto pubblico locale.  La prima leva riguarda l’integrazione gomma-ferro (tra servizio ferroviario regionale e lunga percorrenza e tra servizio ferroviario e urbano) per un valore di oltre 6 milioni - cui si aggiungono, con investimento di 22 milioni l’anno, le misure Grande (abbonamento gratuito under 14) e Salta su (abbonamento gratuito per under 19 con ISEE familiare pari o inferiore a 30mila euro). La seconda leva è quella della digitalizzazione con l’integrazione su smartphone dei servizi di trasporto non di linea (come taxi e noleggio auto con conducente) e l’integrazione con servizi complementari quali ad esempio il pagamento della sosta. L’ultima è quella degli investimenti, finanziata con oltre 240 milioni nel triennio a cui si aggiungono risorse del PNRR pari a 58 milioni per le ferrovie e 30 milioni per i bus, per un totale complessivo di oltre 320 milioni di euro,  che prevede, tra l’altro, l’elettrificazione delle linee ferroviarie e il sistema controllo marcia treno in tutte le linee, interventi di ricucitura urbana e la soppressione di molti passaggi a livello, oltre all’acquisto di oltre 700 nuovi bus e il potenziamento della mobilità ciclabile.

Il dettaglio degli investimenti

INTEGRAZIONE GOMMA-FERRO E TARIFFARIA - La prima leva riguarda l’integrazione gomma-ferro  e tariffaria. La Regione garantisce diverse forme di integrazione tariffaria, sia tra il servizio  ferroviario regionale e la lunga percorrenza (2.500 utenti per un valore di circa 2 milioni di euro), sia  tra il servizio ferroviario e il servizio urbano per le città con popolazione superiore ai 50mila abitanti  (60mila utenti per circa 6 milioni l’anno). 

Le risorse regionali correnti impegnate per la gestione dei servizi e integrazioni tariffarie, sono state  pari a 70 milioni di euro nel 2020, e ammonteranno a circa 80 milioni nel 2021. 

Tra le misure confermate c’è “Grande”, l’iniziativa della Regione rivolta agli under 14 per incentivare  l’uso del mezzo pubblico tra i più giovani che ha permesso a oltre 330mila ragazze e  ragazzi di viaggiare gratuitamente sui servizi urbani delle città capoluogo e superiori ai 50mila  abitanti e sui servizi extraurbani regionali su gomma e ferroviari nei tragitti casa-scuola e tempo  libero. Iniziativa estesa, per l’anno scolastico 2021-2022 anche agli under 19 appartenenti a  famiglie con Isee fino a 30mila euro: una platea ulteriore di 75mila studenti per un valore di circa  18-20 milioni di euro l’anno su tutto il territorio regionale e che consentirà un risparmio medio di  600 euro l’anno per le famiglie.  

DIGITALIZZAZIONE – Rendere tutto a portata di smartphone: dagli orari dei mezzi in tempo reale ai  biglietti per salire su bus e treni, fino alle informazioni sul riempimento dei mezzi e dal pagamento  del parcheggio alla prenotazione dei taxi. Dopo la sperimentazione positiva dell’app Roger, la  Regione si propone di integrare i servizi a portata di clic includendo anche il trasporto non di linea  (come taxi e noleggio auto con conducente) e permettere il pagamento della sosta che, al momento,  è possibile solo a Bologna. 

INVESTIMENTI – Capitolo fondamentale per la transizione ecologica è quello che riguarda gli  investimenti che ammonteranno a oltre 240 milioni di euro nei prossimi tre anni - di cui 185 già  finanziati - a cui si aggiungono 88 milioni (58 per le ferrovie e 30 per i bus) di fonte PNRR per un  totale di oltre 320 milioni di euro. A partire dalle ferrovie regionali (oltre 300 km di linea) con  l’elettrificazione delle linee reggiane entro il 2022 (32 milioni), cui seguirà l’elettrificazione della  tratta Parma-Poggio Rusco relativa alle linee Parma-Suzzara e Ferrara Suzzara (40 milioni) e la linea  Ferrara-Codigoro (da definire). Sono previsti inoltre interventi di ricucitura urbana per un totale  di oltre 120 milioni di euro che interessano le città di Ferrara e Bologna e in diverse città dell’Emilia Romagna è prevista la soppressione dei passaggi a livello. Sempre in tema sicurezza, entro il 2022  tutta la rete ferroviaria regionale sarà attrezzata con il sistema di controllo marcia treno. Il tutto in  settore, che ha visto il completo rinnovo della flotta, avviato nel luglio 2019, con la sostituzione di  86 convogli di nuova generazione (treni Pop e Rock) per un investimento di oltre 750 milioni di euro. 

Per quanto riguarda le linee nazionali è già stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra ministero  Infrastrutture Rfi e Regione per il potenziamento del collegamento Ravenna – Rimini, uno degli  obiettivi previsti del Piano regionale integrato dei trasporti 2025. Inoltre, per linea ‘Direttissima’  Bologna-Prato , si prevede il completo rinnovo del sistema di circolazione e delle stazioni per  migliorare l’accessibilità con l’abbattimento delle barriere architettoniche. 

Sul parco autobus, dopo i 600 finanziati nel quinquennio appena trascorso (circa il 20% della flotta  regionale), la Regione promuove oggi un nuovo imponente piano di acquisto. Si tratta di oltre mille  (1.1322) nuovi autobus - di cui circa 759 già previsti nei prossimi 5 anni -, che la Giunta regionale è  pronta a cofinanziare con 212 milioni di euro (annualità 2019-2033), coprendo circa il 60% del valore  complessivo dell’investimento di 353 milioni, mentre la parte restante sarà a carico delle Aziende  Tpl. 
Altro capitolo riguarda il potenziamento della mobilità ciclabile per raggiungere entro il 2025 la  quota modale di spostamento pari al 20%. Nel corso del 2020 è stato erogato un finanziamento  straordinario ai comuni interessati dalle misure di contenimento del traffico previste dal Piano aria  integrato regionale pari a 3,3 milioni di euro per la creazione delle cosiddette ‘ciclabili di emergenza’  e per misure di stimolo alla domanda di mobilità dolce. Inoltre, l’Emilia-Romagna è interessata alla  realizzazione di tre ciclovie nazionali: Vento, coordinata dalla Regione Lombardia, finanziata con 1  milione di euro per il tratto piacentino e altrettanti per quello ferrarese; Sole, coordinata dalla  Regione Emilia-Romagna, che nei prossimi due anni finanzierà con circa 7 milioni di euro altri tratti  dopo quello inaugurato ad aprile tra Modena e Bologna; Adriatica, coordinata dalla Regione Marche,  dove è in corso lo studio di fattibilità tecnico-economica.

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