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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Fondazione Flaminia compie trent’anni: "Ravenna è diventata una città universitaria"

"Fondazione Flaminia celebra trent’anni di attività a supporto del decentramento dell’università in Romagna ed è con grande soddisfazione che oggi festeggiamo questo traguardo", afferma Lanfranco Gualtier

Era l’agosto 1989 quando veniva firmato l’atto costitutivo di Fondazione Flaminia e iniziava il cammino dell’ente di sostegno accanto all’insediamento universitario ravennate. Oggi Fondazione Flaminia compie trent’anni e per festeggiare questo importante traguardo ha realizzato un ricco programma di eventi che si terranno da qui a fine anno. Mostre fotografiche, caccia al tesoro, pubblicazioni e video interviste, momenti di ricordo e di riflessione pubblica sul passato, sul presente e futuro: sono tante le occasioni in programma per conoscere chi è Flaminia e come è cambiato nel tempo, dal 1989 a oggi, il suo ruolo sul territorio a sostegno e supporto dell’università a Ravenna. Si parte con l’inaugurazione della mostra fotografica di Vincenzo Pioggia ‘Scatti di vita universitaria’, raccolta di immagini per mostrare cosa succede nelle sedi, negli appartamenti, nelle aule ravennati e raccogliere l’emozione dei momenti unici e irripetibili vissuti da chi ha scelto Ravenna per compiere gli studi universitari. La mostra resterà allestita a palazzo dei Congressi fino a fine anno. Alcune delle istantanee di vita universitaria saranno inoltre collocate come manifesti in alcuni punti strategici della città allo scopo di entrare nella quotidianità della vita cittadina.

Giovedì 17 ottobre, cittadini e studenti sono invitati a partecipare alla caccia al tesoro ‘Flaminia Trenta e lode’. Si parte dalla sede dell’associazione studentesca UniversiRà, nella piazzetta degli Studenti a palazzo Corradini, per arrivare, attraverso un percorso a tappe, alla scoperta delle sedi universitarie ravennati. Chi saprà risolvere gli enigmi proposti e trovare il ‘tesoro’, si aggiudicherà un buono libri da 200 euro. Venerdì 29 novembre a palazzo dei Congressi si terrà un momento centrale del programma di iniziative per celebrare i trent’anni di Fondazione Flaminia: la presentazione del bilancio sociale dell’ente di sostegno. Lo studio, a cura di Antares, Centro di Ricerche Economiche, Politica Industriale e Territoriale, restituirà una fotografia dettagliata dell’attività di Fondazione Flaminia non limitandosi agli aspetti contabili e finanziari. La giornata si concluderà con un omaggio ai soci di Flaminia, che hanno contribuito e contribuiscono alla vita e alla storia dell’ente: una serata conviviale a cui saranno invitati anche i rappresentanti del mondo accademico ravennate e le autorità cittadine. In questa occasione verrà presentato il video che raccoglie i contributi dei soci sotto forma di riflessioni, aneddoti e ricordi legati a Fondazione Flaminia.

Nell’occasione del Trentennale, è stato realizzato il volume Fondazione Flaminia, 30 anni per l’Università, redatto da Edizioni Mistral. La pubblicazione presenta riflessioni sul passato e sul futuro dell’ente e raccoglie fotografie e testimonianze di chi ha visto nascere e crescere l’ente di via Baccarini accanto all’insediamento universitario ravennate nell’ultimo trentennio.  È dedicata agli studenti che hanno vissuto negli appartamenti gestiti da Fondazione Flaminia, la mostra ‘Gli inquilini di Flaminia’. L’allestimento, realizzato a partire da novembre al Punto Ristoro di Palazzo dei Congressi, contiene gli scatti realizzati dai ragazzi che hanno abitato negli alloggi di palazzo Guiccioli, via Girolamo Rossi, via Le Corbusier e Nino Bixio. Chiuderà le iniziative dedicate al Trentennale di Flaminia la grande festa degli studenti del Campus ‘Prom - Ballo di fine anno’ in programma il 12 dicembre a palazzo dei Congressi in collaborazione con UniversiRà. 

"Fondazione Flaminia celebra trent’anni di attività a supporto del decentramento dell’università in Romagna ed è con grande soddisfazione che oggi festeggiamo questo traguardo - afferma Lanfranco Gualtieri, presidente Fondazione Flaminia -. In questi tre decenni Flaminia ha supportato lo sviluppo dell’Ateneo, spesso anticipandone i bisogni. Negli anni ha saputo evolvere il proprio ruolo, da intermediario puramente amministrativo tra le istituzioni locali e l’Ateneo per creare le condizioni per attivare i corsi di laurea, all’intervento diretto per consolidare il sistema dei servizi agli studenti, in collaborazione col Polo, poi divenuto Campus, e le istituzioni territoriali.  Dall’impegno profuso a creare un campus internazionale al ruolo di ‘cerniera’ giocato tra mondo della ricerca e le imprese svolgendo attività di supporto alla ricerca e al trasferimento tecnologico. Flaminia è passata dal mero sostegno di carattere amministrativo a un ruolo più attivo e capace di elaborare proposte e soluzioni. Questa è oggi Fondazione Flaminia. Una evoluzione che è sempre stata portata avanti tenendo ben fermo il rapporto col territorio, a cui Flaminia ancora oggi si rivolge. Oggi tanta strada è stata fatta, tanti risultati sono stati raggiunti, il ruolo di Flaminia è cambiato nel tempo, ma la sua capacità di interloquire col territorio rimane, è la sua insostituibile ragion d’essere, perché Flaminia è espressione del Territorio. Un Territorio che in questi anni ha fatto molto per lo sviluppo dell’insediamento ravennate, non va dimenticato, e che credo sia fiero di aver avviato Ravenna a essere una città universitaria".


"Alla Fondazione Flaminia, ente di sostengo per l’Università a Ravenna, riconosco il merito di avere contribuito all’evoluzione del Polo e del Campus in questi trent’anni, non solo finanziariamente, ma anche come elemento di integrazione e collaborazione tra territorio e università - chiosa Francesco Ubertini, rettore Università di Bologna -. Oggi possiamo dire con certezza che la scommessa di trent’anni fa è stata vinta ma molte altre sfide ci attendono e sono certo che le affronteremo con il medesimo entusiasmo, perché i nostri campus sono uno straordinario fattore di competitività del territorio e dell’Alma Mater".

"Celebriamo un importante traguardo - afferma il sindaco Michele De Pascale -. Fin da subito questa amministrazione, insieme a Fondazione Flaminia - che nella sua missione ha proprio lo sviluppo dell’università a Ravenna e in Romagna - e a Unibo, ha operato intensamente per implementare l’offerta universitaria e il mercato del lavoro secondo le vocazioni del territorio, dando vita così ad una filiera specialistica in grado di soddisfare la richiesta di professionalità nuove e più qualificate. In aggiunta a vocazioni ormai consolidate legate ai beni culturali, all'archeologia e alle scienze ambientali, il campus di Ravenna si sta caratterizzando ulteriormente come la sede preferita in cui studiare i trasporti, la logistica, i sistemi portuali e il diritto marittimo. Ma non solo. Un’altra grande sfida da cogliere è quella di offrire una risposta alla sostanziale problematica nazionale di carenza dei medici, in questo senso la Romagna può dare un importante contributo.   Insomma il lavoro di squadra fatto insieme sta producendo risultati significativi, in grado di affrontare le grandi frontiere di sviluppo dell’offerta universitaria in Romagna”.

"L’Università, grazie all’impegno della Fondazione Flaminia, possiamo dire con orgoglio, è oggi Ravenna - evidenzia Giuseppe Ernesto Alfieri, presidente di Fondazione Cassa Ravenna -. Trenta anni di attività che, sotto la sapiente e illuminata guida del Presidente Gualtieri, hanno coinciso con lo sviluppo del Campus Ravennate dell’Università di Bologna, creando un virtuoso e originale percorso didattico in totale sinergia con gli obiettivi di sviluppo culturale del territorio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Per la sua meritoria attività, la Fondazione Flaminia è, a pieno titolo, protagonista indispensabile per lo sviluppo coordinato delle innovative attività e opportunità che il Campus ravennate offre per il nostro territorio. La Fondazione, anche nel 2020, intende consolidare e rafforzare il rapporto di collaborazione con la Fondazione Flaminia ed attraverso essa con l’Università. Ancor più in previsione della riscontrata possibilità, sostenuta proprio dalla nostra Fondazione, di attivare i Corsi di Medicina e Chirurgia presso il Campus Ravennate, con innumerevoli, positivi, risvolti di carattere economico e di riqualificazione dell’Ospedale S. Maria delle Croci di Ravenna. La partnership con Flaminia ha trovato il suo fondamento nella comune consapevolezza che l’Università rappresenta per Ravenna uno strumento per lo sviluppo di capitale umano d’eccellenza, indispensabile per accelerare i processi di crescita e innovazione del sistema territoriale ravennate nel suo complesso".

"Questi trent'anni ci confermano come Ravenna e la cittadinanza abbia via via apprezzato l'arrivo dell'Università, lo sviluppo delle sedi, la presenza degli studenti anche nei momenti di svago, le soluzioni logistiche messe a disposizione dai privati con tariffe moderate, insomma un potenziale economico e scientifico affatto secondario sul quale occorre costruire una Ravenna ancora più moderna e attraente - afferma Giannantonio Mingozzi, firmatario atto costitutivo di Fondazione Flaminia -. Penso al bacino portuale di città con l'asta del Candiano fortemente attrattiva, penso al Parco Archeologico di Classe e al relativo Museo, penso agli studenti di tutta Europa che guardano a Ravenna per un Erasmus o un periodo di studi. Ma penso anche alla Ravenna dell'industria, dell'Oil&Gas, del patrimonio vallivo e pinetale unico, del nostro porto che forma nuove generazioni di tecnici e dirigenti, di un insediamento di Medicina atteso da anni. Ecco, dopo Ravenna universitaria mi auguro Ravenna europea grazie al contributo dell'Università, dei docenti che scelgono Ravenna per starci e crescere con noi, degli studenti che si trovano a casa loro, dei ricercatori che in silenzio fanno parlare di Ravenna in tutto il mondo, e naturalmente di Fondazione Flaminia che in questi trent’anni ha fatto molto per arrivare sino a qui e continuerà nei prossimi anni la propria insostituibile opera a sostegno dell’Università a Ravenna". 

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