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Cronaca

Trovata la soluzione per il Benelli: "Una rete di protezione mobile"

Dopo la "rivolta" degli ultras giallorossi, l'assessore allo sport Roberto Fagnani annuncia di aver trovato una soluzione al problema

Dopo la "rivolta" degli ultras giallorossi, che si sono lamentati dell'innalzamento di una rete di protezione di fronte alla curva Mero dello stadio Benelli che impedisce la visuale, l'assessore allo sport Roberto Fagnani annuncia di aver trovato una soluzione al problema. "Grazie alla disponibilità e alla collaborazione della Questura e del questore Rosario Eugenio Russo – spiega Fagnani – è stato possibile individuare una soluzione che non pregiudichi la visione delle partite di calcio ai tifosi della curva Mero dello stadio Benelli e che allo stesso tempo salvaguardi la necessità di garantire le opportune misure di sicurezza. Al termine di un approfondito confronto si è deciso di prevedere un sistema che consenta di abbassare la rete e di alzarla in caso di necessità; all’eventuale compito di alzarla provvederà personale addetto alla sicurezza, che sarà presente durante le partite. I nostri uffici sono già al lavoro per mettere a punto le modalità tecniche di applicazione di tale alternativa, con l’obiettivo di renderla attuabile nel più breve tempo possibile".

"Come hanno fatto presente gli stessi tifosi della Mero, in più di cento anni si è verificato, 21 anni anni fa, un solo episodio di oggetti tirati dagli spalti - continua l'assessore - Naturalmente questo è stato un elemento che ha avuto un peso importante nella disponibilità della Questura ad ascoltarci e a individuare un sistema alternativo. Allo stesso tempo, la soluzione trovata comporta un’assunzione di responsabilità da parte della curva Mero. Il sindaco de Pascale e io ci auguriamo e confidiamo che i tifosi della Mero sapranno onorare questo impegno: fare in modo che quella rete non debba mai essere rialzata”.

Il segretario comunale del Pd Alessandro Barattoni, che mercoledì è intervenuto sulla questione, ha espresso soddisfazione per la soluzione condivisa dall’amministrazione e dalla questura. “Avevamo sollecitato – ha detto- la necessità di risolvere il problema emerso connettendo le esigenze di ordine pubblico con un modello che portasse alla responsabilizzazione delle società sportive e degli utenti accompagnata dalla riduzione delle barriere. Siamo certi che un sistema che consenta di abbassare la rete e di alzarla in caso di necessità sia una soluzione che può consentire una corretta gestione della sicurezza, responsabilizza i tifosi e fa godere al meglio la partecipazione agli eventi sportivi".

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