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Giovedì, 5 Ottobre 2023
Cronaca

Si facevano pagare migliaia di euro per "aiutare" i loro connazionali a prendere la patente: arrestati

Una vera e propria struttura criminale composta da cittadini egiziani che, dietro il versamento di ingenti somme di denaro, erano in grado di garantire il conseguimento di patenti di guida ai loro connazionali

Avevano costituito una organizzazione criminale con lo scopo di “aiutare” i numerosi cittadini egiziani che, non conoscendo la lingua italiana e le norme del Codice della Strada, non avrebbero mai superato gli esami per conseguire la patente di guida nel nostro paese. Per questo la Polizia di Stato di Torino ha arrestato 4 persone per associazione per delinquere finalizzata al conseguimento illecito della patente di guida di categoria B.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, nasce nel mese di gennaio 2022, quando gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Torino sono intervenuti presso la sala esami della Motorizzazione torinese sorprendendo, in flagranza di reato, un cittadino egiziano che stava sostenendo gli esami aiutato da un suggeritore esterno.

L’intervento degli investigatori della Stradale, effettuato al termine della prova - peraltro superata brillantemente - ha consentito di scoprire, occultata tra gli indumenti del cittadino egiziano, una microtelecamera in corrispondenza di un foro creato ad arte nella parte superiore della maglietta, in grado di inquadrare il monitor sul quale venivano proposti i quiz. Il dispositivo trasmetteva le immagini all’esterno della Motorizzazione a terze persone, che suggerivano le risposte esatte mediante gli auricolari indossati dai candidati in collegamento telefonico.

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A seguito di questo intervento si è sviluppata una scrupolosa attività investigativa, con l’analisi del contenuto dei telefonini in uso all’indagato e intercettazioni telefoniche, che ha consentito di individuare una vera e propria struttura criminale composta da cittadini egiziani che, dietro il versamento di ingenti somme di denaro (dai 3 ai 4mila euro per ogni esame teorico), erano in grado di garantire il conseguimento di patenti di guida ai loro connazionali.

La meticolosa attività investigativa ha permesso di individuare 35 casi d’esame sospetti che hanno viste interessate oltre alla Motorizzazione di Torino, con 23 casi, anche quelle di Savona (5 casi), Biella (4), Novara (1), Vercelli (1) e Ravenna (1) per i quali i candidati, in concorso con gli organizzatori, sono stati indagati in stato di libertà.

Martedì gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Torino hanno quindi eseguito le catture di 4 cittadini egiziani, ritenuti gli organizzatori del sistema fraudolento, colpiti da misura cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale torinese. Contestualmente sono state eseguite diverse perquisizioni locali che hanno consentito il ritrovamento e il sequestro di diverso materiale probatorio, come numerosi auricolari bluetooth, microcamere, smartphone, modem wi-fi portatili e capi di abbigliamento opportunamente confezionati per nascondere l’attrezzatura utilizzata per eludere la sorveglianza durante gli esami teorici sostenuti presso la motorizzazione civile di Torino.

Si sottolinea che il fenomeno desta forte preoccupazione ed è particolarmente monitorato dagli investigatori della Polizia stradale anche attraverso un costante confronto con i funzionari della Motorizzazione Civile. Persone in possesso di titoli abilitativi alla guida che circolano liberamente sulle nostre strade senza la minima conoscenza delle regole del codice della strada costituiscono, infatti, un serio pericolo per la sicurezza stradale e per l’incolumità delle persone.

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