"Suo figlio ha avuto un incidente", il truffatore ci prova. La vittima non ci casca

Fiuta il raggiro e sventa una truffa. E' quanto capitano ad un cervese di 75 anni. Quest'ultimo è stato contattato da un sedicente avvocato che riferiva che il figlio era stato coinvolto in un incidente e che doveva recarsi al più presto a Ravenna. L'uomo ha atteso pazientemente e, senza farsi prendere dal panico, ha effettuato le dovute verifiche, accertando che era tutto inventato. A quel punto, memore degli avvisi fatti dai carabinieri, ha contattato il 112. I militari della stazione di Cervia stanno indagando sulla telefonata sospetta, opera certamente di un truffatore, intenzionato a far allontanare l’anziana vittima da casa e approfittare dell’assenza per consumare un furto.

La telefonata del finto avvocato è una delle tecniche spiegate dai carabinieri durante gli incontri di prevenzione svolti nei centri per anziani, nelle parrocchie e per strada, durante i mercati comunali. Dall'Arma viene ricordato "di diffidare sempre dalle richieste telefoniche e di tenere sempre a mente che, nelle conversazioni con gli apparati di rete fissa, se il truffatore chiamante non chiude la conversazione (mettendo giù la cornetta), la linea rimane aperta, senza possibilità, da parte della vittima, di effettuare subito una nuova chiamata".

Illustrano i Carabinieri: "I truffatori sfruttano questo inconveniente per far credere alla vittima di che ella stia parlando con il 112 o con il proprio familiare, quando invece si tratta sempre del medesimo truffatore, il quale approfitterà della situazione per fornire indicazioni ingannevoli (“sono il comandante, prepari i soldi” o “suo figlio è qui accanto ma non può rispondere”). Pertanto, in caso di telefonata sospetta, attendere a compiere nuove chiamate o, meglio ancora, utilizzare, se disponibile, un altro apparato (il cellulare o il telefono del vicino)".