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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tunisino morto dopo sparatoria, mercoledì 33enne davanti al giudice

Si terrà mercoledì l'udienza di convalida di Alì Ouertatteni, il tunisino di 33 anni arrestato nella nottata tra sabato e domenica al termine dell'inseguimento con sparatoria a Ravenna costato la vita al 27enne Hamdi Ben Hassen

Si terrà mercoledì l'udienza di convalida di Alì Ouertatteni, il tunisino di 33 anni arrestato nella nottata tra sabato e domenica al termine dell'inseguimento con sparatoria a Ravenna costato la vita al 27enne Hamdi Ben Hassen. E' stato invece liberato l'altro nordafricano, il 30enne Samir Sahnoun, che si trovava seduto nel sedile posteriore dell'Audi A3. Già ascoltato dagli investigatori, il 33enne ha escluso di aver impugnato una delle due pistole trovate in macchina.

I due carabinieri che hanno aperto il fuoco in via Bassano del Grappa sono stati indagati per omicidio colposo. Si tratta comunque di un atto dovuto dal quale i militari si dovrebbero difendere con il legittimo uso delle armi o la legittima difesa.  Si tratta di un appuntato e di un appuntato scelto di 35 e 40 anni, entrambi originari della provincia di Roma ma in servizio al Radiomobile di Ravenna e ora difesi dall'avvocato Giovanni Scudellari. Il pubblico ministero Cristina D'Aniello, titolare del fascicolo, ha avvisato quali parti offese anche la moglie della vittima.

Stesso avviso, ma in qualità di accusati, hanno ricevuto anche i due tunisini che erano in auto con il 27enne e che erano stati arrestati quella stessa notte. I due, entrambi con permesso di soggiorno rilasciato per ragioni umanitarie e difesi dagli avv.Cristina Beghi e Francesco Furnari, sono accusati in concorso di tentato omicidio, resistenza e danneggiamenti.

Secondo le ricostruzioni, i militari, scesi dall’auto di servizio, avrebbero esploso in tutto una decina di colpi, mentre l’Audi A3 era lanciata verso di loro. Dal finestrino era anche spuntata una pistola. La  “gazzella” dell’Arma è stata speronata. Quindi i militari hanno premuto il grilletto per diverso volte contro le gomme per fermare la vettura. Ma un proiettile ha ferito Ben Hassen, che si trovava alla guida nonostante avesse la patente ritirata: il giovane si è spento domenica mattina, dopo un’operazione chirurgica.

La posizione più complicata resta quella del 34enne visto che è lui, secondo le testimonianze dei carabinieri, ad avere impugnato la scacciacani che ha provocato la reazione dei militari. I tunisini hanno finora tenacemente negato di avere mai portato armi quella notte. Tuttavia secondo i verbali di arresto, le pistole giocattolo sequestrate ai tre sono due, entrambe prive del tappo rosso: una nera marca 'Villa' fatta in Italia, l'altra color argento 'made in Taiwan'. Dopo la manifestazione di domenica, un centinaio di stranieri si sono radunati davanti al tribunale di Ravenna per chiedere giustizia. E hanno promesso altri cortei, in particolare sabato, quando sono attesi altri tunisini da molte città d’Italia.
 

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