Sul suo capo pendeva un ordine di carcerazione fiermato dal gip di Napoli. Ma a complicare il rintraccio il fatto che si nascondeva dietro numerosi “alias”. Questo fino a mercoledì pomeriggio, quando gli agenti della Volante della Questura di Ravenna l’hanno fermato per un nomrlae controllo in via Carducci. Il giovane, un tunisino di 28 anni, è stato arrestato. Mentre i poliziotti ne stavano verificando l’identità, è arrivato un altro straniero, regolare in Italia.

Ai poliziotti ha dichiarato di riconoscere l’uomo fermato come l’autore di minacce e ingiurie proferite qualche giorno prima all’indirizzo della propria moglie e alle quali avevano assistito anche alcuni testimoni presenti per caso alla scena. Lo straniero fermato, poiché non aveva alcun documento al seguito, è stato portato in Questura al fine di procedere alla sua identificazione.

Sottoposto, così, ai rilievi fotodattiloscopici emergevano a suo carico numerosi precedenti per il reato di spaccio di stupefacenti, per il quale era già stato arrestato in passato, nonché numerosi “alias” forniti nel corso di vari controlli da parte delle forze dell’ordine. Inoltre, con un nominativo risultava colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Napoli dovendo scontare la pena di 6 mesi per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre è stato denunciato per minacce e ingiurie. Ora è in carcere.