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Cronaca

Turismo, 9 milioni di visualizzazioni e 800 passaggi in tv per il progetto “Via Emilia” con Stefano Accorsi

Negli ultimi due anni l’attore emiliano e la conduttrice romagnola Andrea Delogu hanno raccontato con ironia e affabulazione le tante eccellenze della nostra regione

Il fascino senza tempo di una millenaria strada e del patrimonio, materiale e umano, che ha generato - dai grandi registi allo splendore delle Città d’Arte con i loro monumenti Unesco (ultimo in ordine di tempo, i Portici di Bologna), dagli inimitabili prodotti della Food Valley, Motor Valley e Wellness Valley, alla cultura (quasi 100 teatri storici e oltre 500 musei), passando per l’alta moda, la natura incontaminata e tanto altro- sotto gli occhi di ben 9,2 milioni di persone. A tanto ammontano le visualizzazioni del progetto web “Via Emilia”, avviato da Apt Servizi Emilia-Romagna a fine 2020, con la partecipazione di Stefano Accorsi e Andrea Delogu e la casa di produzione bolognese The Solo House.

Forti del loro appeal sul web - oltre 990mila follower per Accorsi e più di 700mila follower per Delogu - l’attore emiliano e la conduttrice televisiva e radiofonica romagnola hanno raccontato negli ultimi due anni, con ironia e affabulazione, sui loro canali social e su quelli della promozione turistica regionale, le tante eccellenze, a volte poco conosciute, della Regione attraverso accattivanti clip dallo stile e linguaggio contemporanei. Stefano Accorsi è stato il volto tv che ha rilanciato le Città d’Arte e la Cultura dell’Emilia Romagna durante il periodo più difficile della pandemia, con uno spot emozionale che tra maggio e giugno 2021 ha registrato oltre 800 passaggi tv sulle reti Rai e del digitale terrestre e satellitari, con programmazione all’interno delle più seguite trasmissioni di intrattenimento, informazione ed approfondimento.

Alla rubrica video “Artigiani, ribelli, sognatori”, sempre parte del Progetto “Via Emilia”, è spettato invece il compito di approfondire sul web alcune delle più belle storie dell’Emilia Romagna e dei suoi personaggi, dal fotografo Nino Migliori al geografo e professore emerito Franco Farinelli, dalla poetessa e scrittrice Mariangela Gualtieri al direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, passando per Livia Cevolini, mente del progetto Energica, prima superbike elettrica “made in Emilia”. Tra le ultime produzioni di Accorsi per il Progetto Via Emilia c’è il video dedicato alla Data Valley dell’Emilia-Romagna, ospitata nel Tecnopolo di Bologna, presentato all’ Expo di Dubai come la piattaforma europea dell’innovazione, dei big data e del digitale.

"L'Emilia-Romagna - sottolinea il Presidente della Regione Stefano Bonaccini - è un territorio bellissimo e ricchissimo: le città d'arte, la riviera, la gastronomia, l'Appennino, la natura, il benessere. Ma questo non basta, avevamo davanti a noi la necessità di riuscire a comunicare attraverso nuovi linguaggi i nostri punti di forza. Oggi possiamo dire di aver vinto questa sfida, grazie anche al contributo degli straordinari testimonial che ci hanno aiutato a portare l'immagine della nostra Regione ovunque nel mondo. I numeri parlano da soli e danno ragione a una strategia comunicativa che solo pochi mesi fa ci aveva permesso di salire al terzo posto della classifica di Demoskopika dedicata alle reputazioni turistiche delle regioni italiane. Risultati ottenuti grazie anche alla professionalità di Apt Servizi e delle Destinazioni turistiche, che hanno continuato a lavorare nonostante le difficoltà dovute alla pandemia e alle necessarie restrizioni per combattere il virus. Non è un punto di arrivo, bensì di partenza. Proseguiremo a investire per lo sviluppo dei nostri portali turistici e di campagne web mirate, che puntino sulle nostre peculiarità: la varietà dell'offerta, l'ospitalità, la qualità dei servizi e l'ottimo rapporto economico".

Il Progetto Via Emilia prevede nel 2022 10 nuovi video dell’attore bolognese, che periodicamente dedicherà all’Emilia Romagna un ricco palinsesto di post sui suoi canali social. Nella narrazione di “Via Emilia” un ruolo centrale lo riveste il cinema, risorsa che l’Emilia-Romagna ha sviluppato sia attraendo grandi e piccole produzioni, grazie al ruolo chiave della Film Commission regionale, sia in termini più direttamente turistici e culturali, con i cineitinerari dedicati ai grandi registi emiliano romagnoli, da Fellini a Bertolucci, passando per Guareschi e Pier Paolo Pasolini (di cui quest’anno la Regione e Bologna celebreranno i 100 anni dalla nascita, avvenuta il 5 marzo 1922) e l’attività della Cineteca di Bologna, altra eccellenza internazionale della Regione.

Il cinema in Emilia-Romagna, strumento di promozione e risorsa turistica

Emilia-Romagna Film Commission è l’interlocutore ideale di tutte le produzioni cinematografiche e audiovisive, sia italiane sia estere, che scelgono la Regione come location, a cui fornisce supporto logistico e organizzativo a 360 gradi, nonchè aiuto finanziario attraverso il Fondo per l’Audiovisivo. Obiettivo è, da sempre, valorizzare il patrimonio culturale, ambientale e storico dell’Emilia-Romagna, nonché le risorse umane che vi operano. Tra le opere più recenti supportate dalla Film Commission “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti, la serie HBO “We are who we are” di Luca Guadagnino, la serie Netflix “Summertime”, ed ancora “Diabolik” dei Manetti Bros, “Est” di Antonio Pisu, “Atlantide” di Yuri Ancarani, “Per Lucio” di Pietro Marcello e “SIC” documentario Sky Original, oltre a numerosi lungometraggi, cortometraggi e documentari.

Grazie ai grandi nomi del cinema a cui l’Emilia-Romagna ha dato i natali - come Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Luchino Visconti, Valerio Zurlini, Florestano Vancini, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Pupi Avati, Tonino Guerra, Cesare Zavattini, Giorgio Diritti e tanti altri - il grande schermo diventa un modo nuovo di fare turismo. La Regione Emilia-Romagna promuove quattro itinerari ispirati al cinema (destinati ad aumentare). Veri e propri percorsi di cineturismo, per condurre i viaggiatori in luoghi evocativi di set cinematografici o luoghi simbolo per la vita e l’universo creativo di un autore: “Le Terre di Don Camillo e Peppone” con il “piccolo mondo” tra Reggio Emilia e Parma di Giovanni Guareschi, la “Bologna di Pasolini”, dove l’autore (di cui nel 2022 si celebra il centenario dalla nascita) passò i suoi anni più belli, “La Rimini di Fellini” in cui “nulla si sa, tutto si immagina” e la “Bassa” Emilia per il Novecento di Bernardo Bertolucci.

Altra eccellenza internazionale della Regione in campo cinematografico è la Cineteca di Bologna, nata a fine degli Anni ’60, con il suo Laboratorio di Restauro “L’Immagine Ritrovata”. La Cineteca, che oggi vanta una vera e propria cittadella dell’audiovisivo che ospita archivi, biblioteche, mostre, laboratori, sale cinematografiche e uffici, è membro effettivo della Fédération Internationale des Archives du Film (FIAF) dal 1989, e dell’Association des Cinémathèques Européennes (ACE) dalla sua creazione. In occasione del Centenario, nel 2022, dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, la Cineteca (che ha da sempre un'attenzione particolare nei confronti dell'opera di Pasolini, e custodisce, all’interno del Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini, il prezioso fondo di documenti raccolti da Laura Betti nei lunghi anni di sodalizio artistico con il regista) a partire da marzo 2022 sarà impegnata in diverse iniziative tra cui, la distribuzione nelle sale italiane dei restauri di alcuni tra i titoli più significativi della filmografia pasoliniana (nell'ambito del progetto per la distribuzione dei classici restaurati, "Il Cinema Ritrovato. Al cinema").

Nel Sottopasso di via Rizzoli, nel pieno centro di Bologna, sarà inoltre allestita una mostra che indagherà il rapporto tra Pasolini - allievo di Roberto Longhi, il cui insegnamento fu fondamentale per lo sviluppo del pensiero e della sensibilità artistica dello stesso Pasolini - e le arti figurative. La Cineteca omaggerà inoltre Pasolini con un volume che ripercorrerà le importanti tappe dell’artista, tra cui appunto gli anni della formazione, al Liceo Galvani prima e all'Università di Bologna poi, oltre a indagare il rapporto tra Pasolini e la sua città natale, Bologna. Da dicembre 2021 è completato anche il Fellini Museum di Rimini, unico museo diffuso al mondo dedicato al Maestro Riminese. Due sedi fisiche (Castelsismondo, antica dimora dei Malatesta, signori di Rimini, e Palazzo Valloni, palazzina che comprende il celebre Cinema Fulgor dove Fellini decise di intraprendere la carriera di cineasta) unite da uno spazio all’aperto con scenografici rimandi alle pellicole felliniane “raccontano”, attraverso un imponente ed avveniristico apparato tecnologico, il genio e la visionarietà del pluri premio Oscar.

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