Analisi Nomisma: Cervia può competere con il turismo mondiale
È quanto emerge dallo studio presentato da Luca Dondi managing director di Nomisma
Affidabilità creditizia medio/alta per Cervia - Crif ha analizzato il tessuto imprenditoriale dei bagnini di Cervia sotto il profilo del ricorso al credito, mettendo a confronto il comparto con l’intera “filiera del mare” e il tessuto economico della provincia di Ravenna (al netto del settore dell’edilizia) rilevando anche che il sistema degli stabilimenti balneari è caratterizzato da un’elevata presenza di società di persone e di capitali oltre alle ditte individuali.
L’analisi, spiegata da Davide Capuzzo (analytics management senior director di Crif) e condotta su dati statici derivati dal patrimonio informativo di Crif, ha evidenziato come gli stabilimenti balneari di Cervia ricorrano maggiormente a forme di “credito garantito” (anche rispetto al resto della provincia) che è credito “sano” in quanto a bassa rischiosità: è garantito il 71% del credito erogato ai bagnini, contro il 54% di quello concesso alla filiera del mare e contro il 42% medio del credito alle altre realtà economiche della provincia.
Inoltre, i bagnini dell’area cervese privilegiano il credito a medio/lungo termine (cioè credito con piani di rientro oltre i 3 anni), tipico di investimenti con una progettualità di durata: è a medio/lungo termine l’82% del credito ai bagnini contro 73% del resto della filiera e un 62% medio delle altre aziende della provincia.
Infine l’affidabilità creditizia della filiera del mare di Cervia è medio-alta (86% contro un 79% del resto della provincia, sempre al netto del comparto dell’edilizia). Dal 2012 ad oggi i bagnini di Cervia hanno mantenuto dei livelli di affidabilità medio –alta sostanzialmente costanti, dimostrando di essere un settore che ha tenuto in maniera formidabile anche durante la crisi.