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Cronaca

"Uffici comunali ammassati in una stanza, senza bagni e pulizie"

"Martedì scorso, sotto l’impalcatura del cortile, forse a causa del suo peso, si è rotto un tubo, da cui per tutta la giornata è uscita a fiotti l’acqua, allagando il cortile"

"La gloriosa centenaria ex scuola elementare Edmondo De Amicis di via Maggiore 122, nel borgo San Biagio non aveva subìto una condizione tragica come quella in corso, neppure quando, a metà dicembre del 1944, divenne sede di arruolamento della 28esima Brigata partigiana Garibaldi "Mario Gordini"". A parlare è il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi: "Sede attuale del Consiglio territoriale del Centro urbano, degli uffici comunali decentrati e del servizio sociale, l’edificio, soggetto ad intensa ristrutturazione, è da tempo diventato un cantiere in cui operano cinque diverse imprese, con impalcature che circondano il palazzo da via Maggiore a via Landoni e dentro il cortile, avvolto in un fitto telaggio affinché le polveri non si scarichino sulle due strade, penetrando invece negli ambienti interni. Martedì scorso, sotto l’impalcatura del cortile, forse a causa del suo peso, si è rotto un tubo, da cui per tutta la giornata è uscita a fiotti l’acqua, allagando il cortile e finendo anche su via Landoni. Causa la chiusura della tubazione, tutto l’edificio è rimasto privo di acqua potabile, senza che fosse possibile utilizzare nessuno dei due bagni rimasti in servizio. Tutto questo è durato per l’intera settimana lavorativa, con l’insostenibile aggravante che, in ambienti densi della polvere prodotta dai lavori sui muri, che si riversa all’interno, non hanno potuto effettuarsi, per mancanza di acqua, le operazioni di pulizia".

"C’è da chiedere innanzitutto come questa grave ma non imponente disfunzione sia potuta durare tanto - spiega il consigliere - Cessato lunedì il disagio clou, resta tuttavia drammatica la condizione “normale” di attività degli uffici, i cui cinque operatori titolari e il loro pubblico variegato sono stati ammassati in una sala di circa 45 metri quadrati, non rispettando in alcuni punti neppure la distanza del metro richiesto dalla normativa anti-covid tra le varie postazioni, priva oltretutto di un impianto di ventilazione/condizionamento dell’aria. Sorte migliore è stata disposta per il servizio sociale, collocato nella palestra, per le cui operatrici è stato organizzato uno smistamento ordinato degli spazi con le opportune separazioni strutturali, nonché attivato un condizionatore d’aria. L’inizio del cantiere porta la data del 15 giugno. Non si quando finirà. Ma così non può durare, salvo intervento del servizio di vigilanza e sicurezza degli ambienti di lavoro che fa capo all’Ausl Romagna. È necessario dunque chiedere al sindaco, con questa interrogazione urgente, se e come intende disporre, con immediatezza, affinché agli uffici comunali di via Maggiore 122 siano dati spazi di lavoro rispettosi della salute e del benessere a cui hanno diritto i suoi operatori e i cittadini di cui sono a servizio".

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