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Cronaca

Sciopero degli ultras fuori dal Benelli, la società: "Serve buon senso"

La questura di Ravenna, infatti, ha vietato l'ingresso di vessilli e striscioni: e così gli ultras, in segno di protesta, hanno deciso di restare fuori anche loro

Caos al Benelli domenica pomeriggio, quando alcuni tifosi giallorossi sono rimasti fuori dallo stadio perdendosi così la prima vittoria della stagione contro la Vis Pesaro. La questura di Ravenna, infatti, ha vietato l'ingresso di vessilli e striscioni: e così gli ultras, in segno di protesta, hanno deciso di restare fuori anche loro. "Per noi è una scelta difficile, ma stavolta abbiamo dovuto anteporre il nostro essere ultras alla nostra passione - spiegano i tifosi - Non ci fanno entrare le pezze del gruppo e allora non entreremo nemmeno noi. Prima di tutto viene il gruppo, lo striscione, poi tutto il resto".

Alla luce dei disagi che si sono registrati ai cancelli dello stadio, la società Ravenna Football Club precisa: "Il Ravenna Football Club non può interferire in alcun modo sulle norme vigenti relative alla sicurezza negli stadi e alle direttive su questioni di ordine pubblico. Come risulta lampante anche dalle cronache di queste ore, in un clima nazionale esacerbato che non aiuta a recepire il tifo nella maniera che merita, è lecito attendersi un’attenzione ancora maggiore e in un certo senso invasiva da parte delle forze dell’ordine, relativa ai messaggi e ai comportamenti che vengono portati all’interno dello stadio. Va anche rilevato che ogni inizio di stagione richiede un tempo ragionevole di “aggiustamento”, che auspichiamo sia breve e possa essere affrontato dalle parti in causa con la calma e il buon senso richiesti in queste circostanze. E’ altresì imperativo ricordare a tutte le parti in causa che nella stagione 2018/2019 il comportamento dei tifosi del Ravenna Football Club è stato pressoché esemplare. Per la prima volta da quando esiste, il Ravenna Football Club non ha subito sanzione alcuna durante tutta la durata del campionato per intemperanze o comportamenti offensivi, segno di una cultura e di una maturità che vanno riconosciute ai nostri sostenitori, aspetto per il quale siamo grati a tutti, con l’auspicio di riuscire confermarci anche per la stagione in corso. L’augurio dunque è che questa notazione finale serva a ristabilire un clima di collaborazione reciproca e di serenità, al fine di tornare al più presto a occuparci di ciò che ci sta più a cuore, ovvero il futuro sportivo del Ravenna Football Club che, per essere di esempio e di successo, ha bisogno del supporto di tutta la città".

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