rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Faenza

Un accordo per aiutare le persone ludopatiche con lo 'Sportello anti-indebitamento'

C’è un nuovo partner per l’Asp della Romagna Faentina, che tra le molteplici iniziative è impegnata attivamente sul tema del contrasto al sovraindebitamento e all’usura. Per 4 anni infatti, in appoggio allo sportello faentino, ci sarà la Fondazione San Matteo Apostolo

C’è un nuovo partner per l’Asp della Romagna Faentina, che tra le molteplici iniziative è impegnata attivamente sul tema del contrasto al sovraindebitamento e all’usura. Per 4 anni infatti, in appoggio allo sportello faentino, ci sarà la Fondazione San Matteo Apostolo con sede a Roma, che per la prima volta in assoluto in Regione sarà al fianco di un’azienda di servizi alla persona territoriale. “Siamo felici di presentare questo progetto - ha detto l’assessore al welfare del comune Davide Agresti -, per vincere sfide nuove è necessaria la collaborazione con più soggetti. Questa è una delle tante iniziative che Asp mette in campo, spesso sottotraccia, ma che contribuiscono a migliorare il welfare cittadino e l’offerta a disposizione delle fasce più fragili”.

Nello specifico a Faenza dal 2018 è attivo il progetto, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, ‘Faenza contro l’Usura’, pensato per dare risposta all’emergenza sociale del sovra-indebitamento e dell’usura, tra le cui funzioni rientrano gli interventi per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico. In altre parole il progetto consta di uno sportello aperto un giorno alla settimana a disposizione di famiglie e persone ‘non fallibili’, percorsi di formazione sui bilanci personali e familiari rivolto agli operatori della rete (Asp, Servizio Dp dipendenze patologiche, Servizi Sociali e volontari sportello), aiuto nell’apertura di istruttorie per l’accesso al microcredito, alla consulenza legale, alla facilitazione di accesso ai prestiti bancari e a percorsi specifici per uscire dall’indebitamento, financo la possibilità di istruire pratiche di saldo e stralcio dei debiti. Un aiuto tutt’altro che scontato visto il numero di persone (227 complessive, in crescente aumento) che dal 2018 si sono rivolte allo sportello.

“Lo sportello è stato avviato con l’aiuto di una fondazione romana che si occupa da anni di interventi in favore di persone sovraindebitate - ha sottolineato Massimo Caroli, presidente di Asp -. Ad oggi lo sportello ha dato risposte ad oltre 100 persone. Alla luce di questo lavoro già attivato, abbiamo incrociato le attività della fondazione San Matteo ed abbiamo creato le condizioni per siglare un’accordo di collaborazione finalizzata al rafforzamento di una rete di supporto per le attività dello sportello”.

“Questo protocollo di collaborazione reciproca e sinergica è un primo risultato della strategia di collaborazione della Fondazione con altre Asp della regione” ha chiarito Maurizio Rivola, presidente della Fondazione San Matteo Apostolo - Siamo onorati e gratificati di questa collaborazione con Asp. Spesso si parla di usura e di fondazione antiusura, noi di fatto pur essendo iscritti all’albo regionale possiamo solo essere catalizzatori di situazioni dove è plausibile la presenza di questo reato”.

La fondazione, costituita dai vescovi dell’Emilia Romagna nel 2006, può presentare domande per il 30% dei fondi erogati dal Ministero delle Economia e delle Finanze in materia di prevenzione all’usura. “Il nostro target sono persone, famiglie e piccole partite iva - soggetti non fallibili - che si trovano in situazioni di sovraindebitamento ovvero che in base alle loro entrate non sono in grado di adempiere regolarmente alle obbligazioni assunte. La nostra attività di fatto ha una funzione, medesima delle Asp, di carattere etico e di contrasto alle sofferenze economiche, ma soprattutto svolgiamo un’attività di coesione sociale nel settore economico” ha concluso Rivola.

L’accordo prevede la messa in campo delle risorse ovvero i Fondi pubblici previsti dall’art 15 Legge 108/96, che il Ministero dell’Economia e Finanze (M.E.F.) riconosce alla Fondazione San Matteo, oltre al Fondo di dotazione iniziale versato in sede di costituzione dalla Conferenza Episcopale Emilia Romagna (CEER), e incrementato con  contributi aggiuntivi delle Diocesi che ne fanno parte nonchè in misura marginale da contributi di terzi. Altri punti dell’accordo riguardano il coinvolgimento della Fondazione nella ricerca e selezione dei volontari da affiancare agli operatori e ai volontari già attivi per ampliare la rete delle collaborazioni con altri servizi a favore delle persone fragili presenti all’interno della Diocesi di Faenza. Infine la comune volontà di attivare percorsi di formazione sui bilanci personali e familiari rivolto sia agli operatori della rete (Asp, Servizio Dp, Servizi Sociali e volontari sportello) nonchè alle persone e alle famiglie sovra indebitate a rischio usura.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un accordo per aiutare le persone ludopatiche con lo 'Sportello anti-indebitamento'

RavennaToday è in caricamento