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Cronaca Faenza

Un altro Palio al posto della Bigorda? Il presidente del Faenza Calcio: "Dipende dai tempi"

La disputa del Palio del Niballo nel mese di luglio 2021 aveva infatti comportato discrete problematiche al Faenza Calcio, che storicamente all’interno del ‘Comunale Bruno Neri’ divide gli allenamenti e le partite delle proprie formazioni sin dal mese di agosto

Trasformare la Bigorda d’Oro in un secondo Palio? La suggestione che stuzzica i rionali all’indomani della Nott de Bisò meriterebbe una discussione secondo qualcuno. Bisogna però tenere presente il luogo e i tempi. La disputa del Palio del Niballo nel mese di luglio 2021 aveva infatti comportato discrete problematiche al Faenza Calcio, che storicamente all’interno del ‘Comunale Bruno Neri’ divide gli allenamenti e le partite delle proprie formazioni sin dal mese di agosto. Più facile, invece, la disputa del palio nel periodo tradizionale.

In ogni caso Andrea Missiroli, presidente del Faenza Calcio, si dice disponibile al dialogo: “Io sono d’accordo sulla proposta - dice Missiroli -, più palii si fanno a Faenza più ne beneficia l’indotto per la città. Il problema però è trovare il posto per giocare a calcio o per disputare il palio, se si valuta di fare il secondo palio in un periodo diverso dal mese di giugno. Se si fa ad agosto, per esempio, al Bruno Neri ci sarà il problema della logistica del Faenza Calcio. Il campionato infatti comincia presto, e c’è la semina da fare dopo il palio. Un Niballo a fine estate significherebbe che fino a novembre lo stadio sarebbe inutilizzabile, e in quel caso bisognerebbe trovare un luogo dove poter svolgere le nostre attività fino a quel periodo”.

La disputa del Palio del Niballo allo stadio prevede infatti una serie di adempimenti riguardanti la trasformazione del campo necessari per poter fare correre i cavalli in sicurezza, e infatti al termine delle rievocazioni, che ogni anno nel mese di giugno interessano la città e lo stadio, Comune e gestore (la Cooperativa dei Manfredi) provvedono al ripristino del manto erboso e del campo da calcio. Un’operazione dalle tempistiche definite che in caso di spostamento della giostra, come avvenne nel 2021, e dell’inizio anticipato dei campionati federali di calcio costringe (così è stato in passato) la società sportiva alla riorganizzazione e alla modifica delle proprie attività anche attraverso l’utilizzo di altri spazi. Per questo da anni la questione della ‘promiscuità Calcio-Palio’ nello stadio di Faenza era diventata uno dei punti programmatici alle elezioni amministrative.

"Io l’ho detto di recente anche al sindaco - sottolinea Missiroli -. A noi piacerebbe avere la possibilità di poter svolgere le nostre attività in uno spazio tutto nostro, e comunque cerchiamo sempre di avere una convivenza che non comporti soprusi nell’uno e nell’altro caso. Noi comunque ci siamo per un dialogo, diverso sarebbe un atto impositivo, ma non credo si voglia arrivare a questo. Vorrei anche sfatare un mito: io non ce l’ho col Palio. Vorrei solo riuscire a svolgere le nostre attività nel miglior modo possibile. E attenzione perchè anche le eventuali complicazioni non comportano un’infattibilità di qualsiasi operazione, ma si tratta solo di guardare insieme i punti di interesse. Io spero che il nuovo consiglio della Cooperativa dei Manfredi su questo punto sia ragionevole e non ho motivo di dubitarne”.

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