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Cronaca Castel Bolognese

Un'azienda meccanica di Castel Bolognese testimonial della pace all'Expo

Anche in un'azienda meccanica si può costruire la pace. Ne è convinto Alessandro Curti, amministratore delegato della Curti Costruzioni di Castel Bolognese, testimonial, ieri all'Expo di Milano, della Giornata della Pace

Anche in un’azienda meccanica si può costruire la pace. Ne è convinto Alessandro Curti, amministratore delegato della Curti Costruzioni di Castel Bolognese, testimonial, ieri all’Expo di Milano, della Giornata della Pace, settimo evento del progetto “Il senso Ritrovato” della Planet Life Economy Foundation (sostenuto oltre che da Curti, da altre quattro aziende faentine: Stafer, Gruppo Erbacci, Zerocento e Mpr Comunicazione Integrata).

“E’ possibile costruire la pace, anche in un’azienda, anche sul locale – ha spiegato Curti -. Come? Dando l’opportunità di lavoro e sostenendo la crescita professionale e umana dei dipendenti provenienti da vari paesi con culture, religioni e lingue diverse con la formazione, corsi di italiano e con un’organizzazione aziendale che li aiuti a comunicare e a trovare spazi propri, attraverso cene aziendali o pranzi di lavoro, ritrovi, competizioni sportive”.

La Giornata della Pace è stata organizzata da Plef (Planet Life economy Foundation) in collaborazione con “Rondine, la cittadella della Pace”, una onlus che promuove la cultura del dialogo e della pace attraverso l’esperienza concreta di uno studentato internazionale ad Arezzo e che per questo è stata candidata quest’anno al Nobel per la Pace. L’esperienza dello studentato gestito da Rondine è stata al centro, ieri sera, di “Dissonanze in Accordo”, lo spettacolo-concerto che si è svolto nello Spazio Palco di Cascina Triulza per la Giornata della Pace: attraverso le testimonianze concrete i ragazzi dello studentato hanno raccontato in parole e musica come si possono superare i conflitti.

“Quanto fa Rondine è un modo di operare concreto, tipico di un mondo industriale: il “fare” – chiosa Alessandro Curti -. Condividere una visione imprenditoriale con un’associazione che è nata come luogo di formazione per i giovani e le famiglie fa indubbiamente piacere. Consideriamo che un premio Nobel ha, comunque, anche solamente da un punto di vista simbolico, un enorme valore. Nelle aziende rivolte al futuro il punto cardine sono i giovani: sostenere le scuole motivando e formando le giovani generazioni, nel rispetto di valori come l’impegno ed il merito (nello studio, prima, e nel lavoro, poi) è una priorità per una imprenditorialità sostenibile”.

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