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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cervia

Un gioiello liberty in mezzo alla pineta: 110 anni fa nasceva il mito della “Città Giardino”

Nel 2022 si celebreranno i 110 anni dalla fondazione di Milano Marittima: l'intuizione di Giuseppe Palanti che diede vita alla “città delle vacanze” e al turismo moderno

La storia e il mito del turismo romagnolo non smettono mai di incantare. Fra gli aneddoti e le curiosità che continuano ad affascinare c'è anche la nascita di Milano Marittima, una delle mete più note della costa ravennate, che attira turisti da tutte le parti del mondo, e che racchiude una storia davvero singolare. Uno degli aspetti senza dubbio più interessanti è che questa località fu proprio pensata e pianificata per diventare una "città delle vacanze". Ricorre nel 2022 il centodecimo anniversario della fondazione di Milano Marittima ed è un'ottima occasione per ricordare il suo sviluppo nel corso di oltre un secolo seguendo le indicazioni dell'esperto di storia locale Renato Lombardi.

Diversamente dalla maggior parte delle città italiane (e non solo), Milano Marittima ha un 'giorno del compleanno': si tratta del 14 agosto 1912, giorno in cui venne stipulata la convenzione tra l’Amministrazione Comunale di Cervia e una società lombarda denominata “Milano Marittima”. Con quell'atto ufficiale veniva concessa in uso un’ampia parte del territorio cervese, collocata ai margini e all’interno della millenaria pineta, allo scopo di incrementare la costruzione di “villini” e di altre strutture ricettive e di realizzare parchi, giardini e infrastrutture di servizio al turismo, sulla base di un originale piano regolatore ispirato ai principi della “città giardino”, che si erano affermati in Europa ad opera di Hebenezer Howard.

La visione di Palanti

Un ruolo decisivo nelle scelte della nuova società venne giocato da Giuseppe Palanti (1881-1946), pittore di fama, insegnante all’Accademia di Brera, scenografo al Teatro La Scala di Milano, decoratore di padiglioni di esposizioni internazionali, ideatore di nuove forme di arredo e di arte applicata. Giuseppe Palanti era subentrato in un precedente rapporto di convenzione tra il Comune e la ditta Maffei di Milanoì, un rapporto che prefigurava uno sviluppo turistico della città, seppure limitato. Il 1° giugno 1911 si era infatti costituita la Società Milano Marittima, a cui Palanti cedette i suoi diritti e di cui poi fu parte attiva.

La convenzione del 1912, segna un punto di svolta nella storia di Cervia e crea le basi di uno sviluppo turistico, seppure ancora in forme pionieristiche. Nell’arco di alcuni decenni l’antica “città del sale” si trasformerà in una moderna “città delle vacanze”. La storia di Milano Marittima si colloca all’interno della più complessiva evoluzione del turismo a Cervia.

Manifesto promozionale di Giuseppe Palanti del 1928-2

Manifesto promozionale di Giuseppe Palanti del 1928

Verso la nascita del turismo moderno

Del 1873 era un manifesto dell’Amministrazione comunale intitolato “Bagni di mare in Cervia”, a cura del Sindaco Tiberio Muccioli, che si rivolgeva alle classi meno abbienti. Allora la città era considerata ancora zona malarica per la presenza di vaste zone paludose da bonificare e dove vi erano estese risaie come cultura di transizione nella “bonifica per colmata”. Lo scenario economico era quello di una città legata all’attività di produzione del sale, all’agricoltura, alla pesca, allo sfruttamento delle risorse della pineta, con ampie sacche di disoccupazione e di analfabetismo nella popolazione.

Nel 1882 venne costruito il primo grande “Stabilimento Bagni”, una struttura in legno, collocata sul mare a mezzo di palafitte, a cui si accedeva attraverso un lungo pontile: Lo Stabilimento comprendeva una serie di attrattive per i turisti: una “piattaforma” per i ritrovi danzanti, un ristorante, un caffè, cabine rigidamente divise per sessi.

Nel frattempo, il 1° settembre 188,4 l’inaugurazione del tronco ferroviario Ravenna-Cervia aveva contribuito a far uscire Cervia dal tradizionale isolamento e a creare le premesse di un futuro sviluppo turistico. Si andava diffondendo in quegli anni una concezione del soggiorno balneare, legata alle qualità terapeutiche dell’acqua, del sole e dei bagni di mare. Queste furono alcune premesse della scelta di promuovere, da parte di una società lombarda, lo sviluppo turistico di un territorio e di un ambiente in grado di accogliere questa esperienza.

Dai villini liberty agli alberghi

Nel 1913 iniziò la costruzione dei primi “villini”, che proseguì nell’anno successivo, ma che fu poi interrotta dal primo conflitto mondiale. Tra queste ville e da ricordare la villa Palanti del 1914, che è stata conservata e che fa ancora bella mostra di sè. Lo sviluppo riprese negli anni Venti e con un ritmo più accelerato negli anni Trenta con la costruzioni di decine di “villini” dallo stile liberty e neogotico, di alberghi (tra i quali il Mare e Pineta, il Quisisana, la Pensione al Bosco, “Al cacciatore”, ecc.), colonie (Magenta, Mantovana, Montecatini, Varese). Nel 1927 Cervia venne inoltre riconosciuta stazione di Cura, Soggiorno e Turismo, e Grazia Deledda, Premio Nobel per la letteratura, divenne cittadina onoraria di Cervia.

Lo sviluppo di Milano Marittima riprenderà poi impetuoso nel secondo dopoguerra, portando alla realtà attuale di un centro d’avanguardia per alberghi ed altre strutture ricettive, per l’ampia gamma di negozi e pubblici esercizi, per stabilimenti balneari, per la ricca dotazione di strutture sportive (golf, tennis, equitazione, calcio ed altre discipline), per essere centro termale e per l’ampia dotazione di beni naturali.

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