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Cronaca Faenza

Un'installazione dedicata a Nino Tini: "Era un innovatore che sapeva vedere oltre"

Nell'ambito della settima edizione di 'Grani e Melograni', l'associazione Torre di Oriolo ha inaugurato una installazione dedicata a Nino Tini

Nell'ambito della settima edizione di 'Grani e Melograni', in programma sabato 6 e domenica 7 novembre, l'associazione Torre di Oriolo ha inaugurato una installazione dedicata a Nino Tini, produttore, grande precursore e promotore di iniziative del territorio, venuto a mancare nel 2018. Sabato mattina all'inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il presidente dell'Associazione Torre di Oriolo, Mauro Altini, la vedova di Tini, la signora Bianca Rosa, Giovanni Malpezzi già sindaco della città e, in rappresentanza delle istituzioni, il sindaco di Faenza Massimo Isola e la consigliera regionale Manuela Rontini.

Un'installazione dedicata a Nino Tini

“Nino Tini - ha detto Massimo Isola - era un visionario, un innovatore che sapeva vedere oltre. Tini aveva infatti la capacità di rileggere i temi delle tradizioni del nostro territorio e dei suoi prodotti, quelli dell'agricoltura e delle sue genti che oggi sono diventate motore della trasformazione di una nuova idea di sviluppo economico e produttivo, dove l'identità, proprio del nostro territorio, assume nuovi significati. Quello che lui, assieme ad altri, hanno immaginato per la Torre di Oriolo è oggi diventato realtà. Analizzando infatti l'economia della produzione dei produttori di questa zona, quello che Tini aveva ipotizzato, sperato e sognato, si è concretizzato. Si è difatti realizzata quella congiuntura tra cultura, turismo e produzioni locali che trent'anni fa erano state colte solo da altri territori d'Italia. Quindi si può dire che Nino ha avuto la capacità di vedere questo rapporto prima di tanti altri. Non bisogna però accontentarsi. Ci sono suoi spunti sui quali si può ancora lavorare. Ad esempio ci sarebbe da mettere a sistema e rendere più organica la Strada della Poesia e il Sentiero dell'Amore. Nino, che amava moltissimo questa forma d'arte, era solito inserire suoi componimenti sugli alberi. Ecco questo potrebbe diventare un tema sul quale lavorare e sviluppare, un tema che potrebbe diventare ulteriore momento di sviluppo di questo splendido territorio”.

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