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Cronaca Faenza

Un laboratorio di eco-design e un nuovo edificio: il distretto dell'innovazione di Faenza si allarga

Sulla base di due progetti presentati dagli organismi di ricerca Certimac e Romagna Tech, finanziati in parte dalla Regione per oltre 900mila euro, il distretto della ricerca di Faenza accresce gli spazi

Sulla base di due progetti presentati dagli organismi di ricerca Certimac e Romagna Tech, finanziati in parte dalla Regione per oltre 900mila euro, il distretto della ricerca di Faenza accresce gli spazi e le competenze per l’innovazione sui materiali e sulla manifattura sostenibile e digitale. Nello specifico, nel Parco scientifico di Faenza su un terreno di proprietà di Ravenna Holding, società partecipata anche dal Comune di Faenza, verrà realizzata una nuova infrastruttura dotata di una superficie utile di circa 1200 metri quadrati tra laboratori avanzati e uffici tecnici destinati all'attività di Certimac per la ricerca e la certificazione di materiali ad alte prestazioni per la transizione energetica e la salubrità degli ambienti di vita.

L'edificio sarà realizzato secondo i più innovativi standard di sostenibilità ed efficienza energetica e l’inizio dei lavori, compatibilmente con le difficoltà del periodo nel reperire materie prime e maestranze, è previsto nella seconda metà del 2022 per rendere l'infrastruttura operativa entro la metà del 2023. A questo nuovo spazio si affiancherà, nell’Incubatore Torricelli di proprietà del Comune, il nuovo laboratorio di Romagna Tech dedicato all’eco-design e alla prototipazione, che guarda ai principi dell’economia circolare per una manifattura verde e digitale.

“La creazione di un nuovo spazio di Certimac nell’area del Tecnopolo - spiega il sindaco Massimo Isola - è una notizia importante per la città. Da un lato perché Certimac, nata come una piccola avanguardia, oggi è un’azienda strategica per il nostro tessuto produttivo. Un'azienda che si occupa di ricerca, innovazione e crea occupazione è diventata un’eccellenza e una delle pagine più belle nel percorso di sviluppo di crescita del nostro Polo Tecnologico. L’operazione portata avanti tra pubblico e privato che ha permesso di intercettare risorse regionali legate alla filiera europea della ricerca e dell’innovazione è stata particolarmente virtuosa ed ha saputo guardare e progettare il futuro. Il progetto inoltre rafforza l’identità faentina legata al distretto dell’innovazione dei materiali, all'università e ai percorsi formativi post diploma. Questa realtà diventa quindi elemento fondamentale, anche sul fronte logistico, per il Tecnopolo che di fatto cresce insieme all'Università, l’Enea, il Cnr e Romagna Tech, società partecipata dal Comune”.

“L’arrivo di nuovi spazi e laboratori per la ricerca e lo sviluppo tecnologico - dice invece il vicesindaco con delega alle attività produttive, Andrea Fabbri - è sicuramente da salutare come una nuova grande occasione, non solo per il Polo Tecnologico di Faenza e la città ma per l’intero territorio. Le nuove realizzazioni andranno a integrare la filiera dei materiali avanzati, contribuendo a rafforzare il percorso di identità di un hinterland vocata al manufacturing avanzato. Una infrastruttura di laboratorio e analisi al servizio di nuove opportunità di crescita e sviluppo per il nostro tessuto industriale”.

“È una grande soddisfazione - spiega la consigliera regionale Manuela Rontini, presidente della Commissione Politiche economiche - sapere che due, dei venti progetti finanziati dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando dedicato al rafforzamento delle infrastrutture a sostegno della competitività e dello sviluppo territoriale, parlano faentino. Si tratta di Revamp, il progetto di Certimac in collaborazione con Ravenna Holding, che si è aggiudicato 800mila euro, e di Led&Pro, il laboratorio di eco-design e prototipazione pensato da Romagna Tech, che troverà spazio al Tecnopolo, cofinanziato con 142mila e 600 euro. Investimenti per la nostra città e per l’intero tessuto imprenditoriale della Romagna Faentina e non solo, frutto di una consolidata collaborazione tra pubblico e privato allo scopo di favorire la transizione ecologica e digitale delle aziende. Importanti tasselli che andranno a rafforzare ulteriormente l’ecosistema regionale dell’innovazione insediato a Faenza”.

"Il progetto Revamp con Certimac è uno degli investimenti principali previsti da Ravenna Holding nel prossimo triennio - aggiunge la presidente Mara Roncuzzi - Il bando regionale ci ha dato l'occasione per un primo intervento, importante per l'amministrazione comunale, da sviluppare sull'area di nostra proprietà. Questo progetto rafforza ancora una volta il ruolo di Ravenna Holding come strumento a servizio dei comuni soci, utile a concretizzare sul territorio i loro obiettivi strategici”.

“Certimac - spiega il presidente Gian Domenico Burbassi - rappresenta il primo caso a livello nazionale di collaborazione tra CNR ed ENEA per sviluppare e trasferire know-how tecnico scientifico nel campo dei materiali e dell’energia a supporto della transizione ecologica e della competitività delle imprese. Tra i soci fondatori, oltre a ENEA e CNR, ricordiamo Romagna Tech e un pool di aziende private locali. Quindi una realtà che ben rappresenta la capacità del sistema locale di fare sinergia su temi strategici quali la ricerca e l’innovazione, partendo dal territorio, ma sapendo esprimere competenze e visione per giocare una partita anche a livello regionale, nazionale ed europeo”.

Enrico Sangiorgi, Presidente Romagna Tech, segnala la lungimiranza della nostra Regione “grazie alla quale potremo a breve mettere a disposizione delle imprese del territorio un’ulteriore opportunità per affiancarle nel loro percorso verso i nuovi paradigmi, ineludibili, della manifattura digitale e green. L’attivazione a Faenza di un laboratorio di eco-design e prototipazione è particolarmente significativa anche alla luce delle altissime competenze sui materiali già presenti nel territorio, in quanto favorirà quel processo di innovazione interdisciplinare che caratterizza il nostro tempo”.

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