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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Faenza

Un murales sulla vecchia scuola per affermare il diritto allo studio

Si tratta di un murales realizzato in meno di 10 ore di lavoro da un artista colombiano, nome d'arte "Stinkfish Street Art", che ha collaborato con il curatore romagnolo Simone Fabbri

Un nuovo grande e suggestivo murales è stato realizzato a Faenza in questi giorni. L'opera è collocata in via San Silvestro sui muri della Casa della Musica, ex scuola pubblica, in una direttrice stradale molto frequentata. Il lavoro ha così un forte impatto visivo e molti, in queste ore, si stanno chiedendo il suo significato. Si tratta di un murales realizzato in meno di 10 ore di lavoro da un artista colombiano, nome d'arte "Stinkfish Street Art", ben conosciuto sulla scena artistica internazionale legata a questa forma di linguaggio. L'artista lavora con un curatore romagnolo, Simone Fabbri, e insieme hanno realizzato il "Cuma Project" (che firma ufficialmente l'opera), un progetto che si sviluppa dal 2016 tramite la realizzazione di murales in America latina per affermare i valori e i diritti legati al diritto allo studio. Per questo hanno “colorato” molte scuole sparse per il mondo.

"Abbiamo incontrato questo artista e questo progetto - afferma il vicesindaco Massimo Isola - che ci ha subito impressionato per intensità e suggestione e abbiamo deciso di realizzarlo qui, a Faenza. Cercavamo una “vecchia” scuola, per il collegamento con la loro poetica e l'abbiamo trovata nella casa della musica. Inoltre è un luogo dedicato alla cultura e alla creatività giovanile. E' stato facile trovare quindi la convergenza tra le diverse necessità e ne è nato un lavoro forte, molto forte". Così mercoledì mattina l'artista si è messo al lavoro e giovedì pomeriggio il lavoro era terminato. Con ogni probabilità l'opera potrebbe essere inaugurata verso la fine di settembre in apertura del Mei, festival legato anche alla creatività giovanile, che viene organizzato proprio in questi locali. Ma il lavoro andrà anche ad arricchire il Museo all'aperto della città di Faenza. “Gli artisti ci cercano perché consapevoli della nostra sensibilità verso questi linguaggi - continua Isola - e in effetti questo lavoro andrà ad arricchire il nostro museo all'aperto, sempre più vivo, ricco e internazionale. Insieme a Ennio Nonni abbiamo così deciso questa collocazione, che si inserisce nell'idea di portare l'arte anche fuori dai musei e dal centro storico, per seminare di bellezza ed emozioni il nostro paesaggio diffuso. La location è strategica perché dall'uscita della autostrada apre un percorso ricco di opere già realizzate e che nasceranno (come i grandi murales dell'archivio comunale che nascerà a pochi passi) che caratterizza questo spazio urbano, trasformandone l'immaginario visivo. Queste azioni hanno un valore civile importante e ci aiutano a leggere le periferie con sguardi diversi”.

Questa opera è stata realizzata a pochi metri al luogo nel quale è sepolto Valter Dal Pane, una delle prime persone che ha portato la street-art dentro il dibattito pubblico e i muri di Faenza. “Questa vicinanza ci ha aiutato a decidere in fretta per il si alla realizzazione - conclude l'assessore alla cultura - ci abbiamo pensato e ci siamo emozionati. Così è nato questo lavoro che ha nello sguardo il suo cuore espressivo, e quello sguardo ci riporta a Valter, indimenticabile operatore culturale che negli anni ci ha aiutato a vedere meglio il nostro mondo attraverso la street-art e le sue forme. Un cerchio che si chiude. Nei prossimi giorni ci relazioneremo con Distretto A per valorizzare questa corrispondenza non casuale. Che ci rende felici".

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