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Cronaca

Un nuovo Centro di ricerca: il progetto dell'azienda lughese finanziato dalla Regione

E' uno fra i 25 progetti di ricerca e innovazione presentati da 19 gruppi e imprese che saranno sostenuti dalla Regione con quasi 31,5 milioni di euro

Soluzioni per la mobilità sostenibile nelle città, la sicurezza dei treni, tecnologie per il miglioramento delle prestazioni dei veicoli a propulsione elettrica e ibrida, intelligenza artificiale applicata a super car elettriche. E ancora: sistemi avanzati per la logistica, dispositivi medici per il supporto alla circolazione extracorporea in età neonatale e nelle operazioni cardiochirurgiche. Sono alcuni esempi fra i 25 progetti di ricerca e innovazione presentati da 19 gruppi e imprese che saranno sostenuti dalla Regione con quasi 31,5 milioni di euro. Risorse che andranno a generare investimenti per oltre 77 milioni di euro, con l’assunzione di 733 nuovi occupati, di cui 399 laureati.

I progetti toccano numerosi aspetti della produzione avanzata: di rilievo gli investimenti programmati in ambito di intelligenza artificiale e big data, in particolare quelli rivolti all’analisi documentale e all’automatizzazione delle procedure di controllo dei risultati, oltre che alla sicurezza delle fasi di gestione dei documenti. Altrettanto importanti quelli nel settore agricolo, dove si intendono implementare tecnologie per l’agricoltura 4.0 con analisi e gestione dati e sensoristica, per una migliore produttività delle coltivazioni incrementandone la sostenibilità. Nella direzione della riduzione degli scarti e della valorizzazione del prodotto va anche la realizzazione di macchine per la raccolta frutta in campo: intelligenza artificiale e robotica si uniscono per consentire la raccolta al livello ottimale di maturazione.

Idee di impresa e ricerca applicata raccolte nella delibera con cui la Giunta regionale, nella seduta di lunedì pomeriggio, ha ratificato l’esito dell’ultimo bando sull’attrattività di investimenti in Emilia-Romagna, in applicazione della Legge regionale 14 del 2014. All’atto seguiranno gli accordi regionali di insediamento e sviluppo dei soggetti imprenditoriali che hanno scelto la nostra regione per incrementare le proprie strategie di sviluppo, prevedendo piani di assunzione vincolati agli stanziamenti regionali.

“La Legge regionale sull’attrattività - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - continua a dimostrare la sua piena efficacia, sia per quanto riguarda gli investimenti nell’innovazione di processo e di prodotto, dove al sostegno pubblico si affianca un importante moltiplicatore privato, sia sul versante dell’occupazione, creando nuovo lavoro stabile e di qualità. Abbiamo la conferma di come l’Emilia-Romagna si stia trasformando in una vera e propria piattaforma nazionale ed europea dei big data e dell’alta tecnologica, in grado di accompagnare la nostra economia nel percorso verso la piena sostenibilità e la transizione digitale. Gli investimenti fatti sull’Emilia-Romagna Data Valley, il Tecnopolo di Bologna, con il Centro Meteo Europeo, il supercomputer Leonardo, la sede dell’Agenzia Italia Meteo e dei più importanti enti scientifici e di ricerca nazionali, e più in generale la rete regionale dei Tecnopoli e le nostre Università, ci pongono fra le aree più avanzate a livello internazionale capaci di attrarre imprese di qualità e ad alta specializzazione che, in rete con il territorio, investono nella ricerca finalizzata a una maggiore sostenibilità ambientale, economica e sociale, obiettivo che qui ci siamo dati nel Patto per il Lavoro e per il Clima insieme a tutte le parti sociali”.

“Siamo di fronte a progetti ad alta intensità di digitalizzazione e di innovazione tecnologica di processo e prodotto - sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla - che attraverso l’implementazione dell’attività di ricerca e sviluppo su sensori, big data, intelligenza artificiale e robotica, introducono nuovi prodotti e servizi che vanno a irradiare filiere strategiche della nostra regione come l’agroindustria, la meccatronica, la salute, la mobilità, l’energia. Sono tutti investimenti che vanno inevitabilmente ad avvalersi della propria filiera di riferimento, fatta di piccole medie imprese e artigiani che si riqualificano nella transizione, creando una morfologia manifatturiera di livello mondiale. Il sistema integrato fatto di investimenti pubblici e privati previsto nel Patto, oltre ad essere cultura acquisita diffusa diventa anche realtà applicata nel sistema, un patrimonio da consolidare nel tempo”.

Tra i progetti ammessi al finanziamento regionale c'è anche quello di Unitec Spa di Lugo: la realizzazione del Centro di Ricerca “Unitec per lo Sviluppo”, per rispondere innanzitutto alla necessità di rendere costante, continuo e avanzato il processo di innovazione non solo nello specifico ambito in cui Unitec opera (macchinari automatici per la selezione della qualità di frutta e verdura), ma, per la valenza dell’insieme delle tecnologie integrate, anche nei più vasti campi dell’automazione e della robotica. Contributo: 955mila euro; investimento: 1,911 milioni. Robotica e Intelligenza Artificiale al servizio della raccolta della frutta in campo. Contributo: 1,950 milioni; investimento: 4,965 milioni. In totale, 30 nuovi occupati (15 laureati).

L'assessore alle Attività Produttive del Comune di Lugo Luciano Tarozzi commenta: “Accolgo con grande soddisfazione la notizia che due progetti presentati da Unitec saranno sostenuti dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito della buona legge sull'attrattività. È segno della capacità di innovazione di questa grande azienda che costituisce un'eccellenza di Lugo e dell'intera Romagna. In particolare, i progetti riguardano il Centro per la ricerca e lo sviluppo e la Robotica e l'intelligenza artificiale applicata al servizio della raccolta della frutta in campo. Si tratta di ambiti molto importanti anche per la relazione che hanno con il futuro corso di laurea in Meccatronica, la cui partenza è prevista nel prossimo anno accademico. Un'azienda che fa sistema con le istituzioni per portare lavoro di qualità nel territorio”.

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