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Cronaca

Un 'Parco Dantesco' ai Giardini pubblici e nuove intitolazioni dedicate al 'Sommo Poeta'

I cinque enti hanno consegnato ai commissari, come semplici tracce di lavoro per il Piano di fattibilità, una lista l'indicazione delle possibili motivazioni per i personaggi storici degni di comparire nel futuro Parco Dantesco

Un anno fa cinque associazioni ravennati (Casa Matha, Il tremolar della marina, 50 & Più Confcommercio, Circolo ravennate e dei forestieri e Parco letterario Terre di Dante) affidarono a un'équipe di esperti (Alfredo Cottignoli, Franco Gabici, Ivan Simonini) l'elaborazione di un piano organico per una Nuova Toponomastica Dantesca. Tale piano, articolato in 10 proposte dettagliate, venne formalizzato al Comune di Ravenna nell'agosto scorso dalle cinque associazioni promotrici. Seguì un lungo confronto con gli assessori competenti fino all'incontro di maggio che ha portato alla convocazione delle Commissioni Cultura e Ambiente.

"La commissione ha segnato un ulteriore passo in avanti - spiegano le associazioni - che ha registrato il consenso unanime sull'insieme delle nostre proposte sia da parte dei gruppi di minoranza sia da parte dei gruppi di maggioranza, con la decisione di tenere in autunno una nuova riunione congiunta per renderle operative e impegnando gli uffici all'elaborazione di un Piano di Fattibilità da realizzarsi "in stretto dialogo con i proponenti", come gli assessori presenti hanno assicurato sia per il progetto di Parco Dantesco sia per le nuove intitolazioni nei percorsi intorno alla Tomba del Poeta".

Nel corso della seduta i cinque enti hanno inoltre consegnato ai commissari, come semplici tracce di lavoro per il Piano di fattibilità, una lista l'indicazione delle possibili motivazioni per i personaggi storici degni di comparire nel futuro Parco Dantesco dei Giardini Pubblici o di altro spazio verde urbano.

- Pino della Tosa, salvò dal rogo le ossa di Dante nel 1329
- Anastasio Matteucci, salvò dalla distruzione le ossa di Dante nel 1865
- Antonio Fusconi, per 46 anni devoto custode della Tomba di Dante
- Jacopo Alighieri, autore del primo Commento alla Divina Commedia nel 1322
- Pietro Alighieri, autore di 3 Commenti alla Divina Commedia
- Antonia Alighieri, alla morte del padre Dante, si fece monaca col nome di Beatrice
- Menghino Mezzani, autore dell’epitaffio “Inclita fama” per la Tomba di Dante
- Giovanni del Virgilio, autore dell’epitaffio “Theologus Dantes”, ispirò a Dante le Egloghe
- Bernardo Canaccio, fece incidere sul Mausoleo nel 1357 l’epitaffio “Iura monarchie”
- Dino Perini, il “Melibeo” della prima Egloga di Dante
- Fiduccio de’Milotti, l’“Alfesibeo” della seconda Egloga di Dante
- Piero Giardini, contribuì al recupero degli ultimi 13 Canti della Divina Commedia
- Guido Novello da Polenta, principe illuminato di Ravenna dove accolse e onorò Dante

"Naturalmente, ognuna delle indicazioni dovrà essere accompagnata da un testo esplicativo più ampio - continuano dalle associazioni - Si ritiene anche che la realizzazione di un simile Parco Dantesco non vada considerata alternativa all’inserimento di questi personaggi nella Nuova Toponomastica della Zona Dantesca e della città. Per quanto invece riguarda la nuova targa di Via Guido da Polenta, ci permettiamo di suggerire la seguente dicitura: Via Guido Novello il Savio (1275 c. - 1330 c.), Protettore di Dante alla corte ravennate dei Da Polenta. In alternativa potrebbe andare bene anche: “Via Guido Novello il Magnifico”, l’importante è correggere gli errori nell’attuale targa".

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