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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Un pasto al giorno", i volontari scendono in piazza per aiutare chi soffre la fame

La Comunità, con 7 milioni e mezzo di pasti distribuiti ogni anno in Italia e all'estero e quasi 50 anni di vita, affronta ogni giorno una sfida gravosa per combattere la malnutrizione e la morte per fame

Come ogni anno a fine settembre arriva anche a Ravenna l'evento solidale "Un pasto al giorno". Il 23 e 24 settembre oltre 3mila volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi nel 1968, saranno in mille piazze italiane con l’evento solidale per garantire un pasto a chi soffre la fame. Quest’anno, in cambio di un'offerta libera, i volontari distribuiranno “#iosprecozero” un libro di 60 pagine ricco di idee, spunti, consigli e best practice per combattere gli sprechi di tutti i tipi: alimentari, di oggetti, di energia, di tempo, di vita. “Ogni volta che sprechiamo – si legge nell'introduzione - mandiamo in malora un bel po’ del futuro di tutti”. Grazie alle donazioni raccolte nel corso dell'evento, la Comunità potrà continuare a garantire “almeno un pasto al giorno”, come recita la mission dell'iniziativa, alle migliaia di persone che ogni giorno siedono alla sua tavola. La Comunità, con 7 milioni e mezzo di pasti distribuiti ogni anno in Italia e all'estero e quasi 50 anni di vita, affronta ogni giorno una sfida gravosa per combattere la malnutrizione e la morte per fame. Con cinque Capanne di Betlemme - case di pronta accoglienza serale e notturna per senza dimora - a Bologna, Rimini, Milano, Forlì e Chieti; due mense di Strada a Torino e a Roma che tutte le settimane dell’anno aiutano in totale più di 200 persone; oltre 350 realtà di accoglienza sparse per tutto il Paese e 30 mense per i poveri e centri nutrizionali in Africa, Asia e Sudamerica, la Comunità Papa Giovanni XXIII dà accoglienza, sostegno e soprattutto una famiglia a oltre 4.600 persone ogni anno: bambini soli o che non possono restare con i loro genitori, anche con gravissime disabilità, anziani, ragazze vittime di sfruttamento sessuale, persone senza dimora. Solidarietà, responsabilità e dignità sono le parole chiave dell'iniziativa che mira a mettere in luce le situazioni di malnutrizione e ingiustizia che affliggono tanti individui. “È anche attraverso il cibo che si realizza la dignità dell’uomo - afferma Giovanni Ramonda, presidente della Comunità, che ricorda - Occorre garantire anche il diritto all’istruzione, a un lavoro, ad avere una famiglia e degli affetti stabili. Il sostegno che invochiamo è molto concreto: chiediamo aiuto per far sì che i bambini che arrivano ogni giorno nei nostri centri nutrizionali, i senza dimora che incontriamo ogni sera in tutta Italia, le persone in difficoltà che siedono alla nostra tavola possano avere un pasto caldo e un po' di affetto ogni giorno”. Chi volesse partecipare all’iniziativa collaterale per la divulgazione sul web potrà scattare una fotografia e postarla su Facebook o Instagram utilizzando #unpastoalgiorno2017 e #iosprecozero, gli hashtag ufficiali dell’evento: un ulteriore strumento per fare passaparola in rete e sostenere i progetti portati avanti dalla Comunità.

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