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Cronaca

Un ristorante a Porta Adriana, ma il bando va deserto: "Occasione per un ripensamento"

Ravenna in Comune: "Pensiamo che di bar-ristoranti in centro ce ne siano a sufficienza e che a mancare sia piuttosto la lungimiranza dell’amministrazione comunale"

E' notizie di qualche giorno fa che il bando del Comune per l'affidamento in concessione di Porta Adriana è andato deserto. Le finalità che si proponeva la concessione, di durata ventennale, erano sia quella di valorizzare il patrimonio immobiliare di proprietà del Comune, ma anche quella di acquisire proposte progettuali finalizzate all'utilizzazione del bene a fini economici, attraverso la realizzazione di attività gestionali che valorizzino un immobile di pregio creando un punto qualificato sotto il profilo culturale e turistico, in coerenza con la strategia di valorizzazione del centro storico e nell'ambito delle destinazioni d'uso ammesse (servizi culturali, ricreativi, pubblici esercizi con attività di somministrazione di alimenti e bevande). Un investimento non da poco: i costi per il restauro ammontano a circa 800mila euro, con Palazzo Merlato intenzionato a contribuire con 400mila euro mentre la restante parte - altri 400mila euro - a carico del concessionario.

"Da tempo l’amministrazione del sindaco Michele de Pascale porta avanti un disegno coerente, ma che non condividiamo, per cui pare non si possano riqualificare le opere di storia della città senza ricavarci qualcosa di commerciale - commentano da Ravenna in Comune - Non è certo un’esclusiva di questa giunta, visto che si tratta di una linea perseguita da tempo; sui cui “successi” si potrebbe discutere, visto che non è approdata da nessuna parte la riqualificazione di Casa Ghigi e langue da anni anche quella della Villa Callegari. Anche per Porta Adriana, da tempo bisognosa di interventi e con importanti spazi e opere sottratte alla cittadinanza, aveva lanciato un bando. Non si sarebbe trattato di un “semplice” restauro che, a Ravenna, pare sia impossibile da concepire: lo insegna lo stravolgimento con una copertura della Rocca Brancaleone che, pure, si vorrebbe realizzare. Dalla rinnovata Porta Adriana sarebbe saltato fuori un nuovo bar-ristorante, oltre al riempimento dei vuoti con dei pieni, ad esempio una struttura in acciaio che avrebbe ingabbiato il torrione cinquecentesco".

Comunque sia, il bando è appunto andato deserto. "Che sia una buona occasione per un ripensamento? Magari iniziando a concepire le necessarie manutenzioni e gli indispensabili restauri come investimenti per consegnare alle generazioni future una bella città, invece che luoghi sottratti alla cittadinanza per il rischio crolli. Come Ravenna in Comune pensiamo che di bar-ristoranti in centro ce ne siano a sufficienza e che a mancare sia piuttosto la lungimiranza dell’amministrazione comunale".

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