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Cronaca

Un traguardo storico: 30 anni di basket a Folgaria grazie ad un coach lughese

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

In vista del camp n.30 di Folgaria che si terrà nell'estate 2017 parla Renato Caroli, il grande coach dei giovani partecipanti, provenienti da tutta la Penisola Il Folgaria Basketball camp taglia il traguardo dei trent'anni. Trent'anni di vita per un camp partito da un'idea che si è via via sviluppata, lustro dopo lustro; tante idee divenute con il passare degli anni sempre più chiare, la voglia di fare, un territorio stupendo e un grande amore per la pallacanestro giovanile: tre colonne portanti per il lughese Renato Caroli, l'uomo della Magnifica Comunità di Folgaria, certamente la persona giusta al posto giusto, la persona che con la sua tenacia e caparbietà, 30 anni fa, ha messo a punto, perfezionandolo nel tempo, quello che oggi può essere considerato senza ombra di dubbio uno dei migliori camp estivi di pallacanestro e non solo. Una settimana che propone ai camperini ed ai loro genitori, oltre ad una natura stupenda, divertimento e una grande vacanza rigenerante.

Molti parlano del numero uno. Già, "per me numero uno" quella frase famosa di coach Dan Peterson (senza ombra di dubbio "the number one") che riecheggia ancora nella mente di tutti i camperini e degli amanti della pallacanestro. Ma la storia prosegue… Renato Caroli, lughese D.O.C. in arte Renatone, guarda avanti, memore dei trascorsi ma, allo stesso tempo, con l'animo ricco di convinzioni che hanno sempre più attecchito nella sua mentalità di coach: non a caso è giunto all'edizione numero 30, quella che sarà una vera e propria festa, quasi una consacrazione sua e dei suoi collaboratori. "Nemo profeta in patria" un concetto che inevitabilmente si è avverato e lui, per amore di quella grande terra che è il Trentino i paletti li ha piantati proprio lassù. Il fatto è che il suo obiettivo è stato raggiunto: Renatone, così viene chiamato dai più, ce l'ha fatta. Ha vinto un'altra grande sfida ed ora è pronto per festeggiare il trentennale e per lavorare sodo, come ha sempre fatto. "Renato Villalta mitico giocatore della Virtus Bologna mi diede lo spunto ed io ho seguito attentamente tutti i suoi input; i suoi consigli in sostanza, da vero amico come poi si è rivelato, hanno portato il numero dei pochi giovani presenti durante il primo anno di vita a quanto ho ottenuto oggi. Debbo ringraziare i 25 ragazzi della Glaxo Verona di cui ero il responsabile tecnico per la loro prima presenza. Parlo del 1988 e senza quello sparuto gruppo di giovani cestisti oggi il camp non spegnerebbe le sue 30 candeline e non sarebbe in possesso di quei miglioramenti che ha avuto anno dopo anno. Grazie di cuore al grande Renato Villalta e qualche ringraziamento lo lascio pure a me, ai ragazzi di Rovereto, al mio magico staff e alle guest star che si sono avvicendate in tre decenni a Folgaria.

Nominarle tutte sarebbe proibitivo. Sono riuscito ad andare avanti, a portare a compimento quello che ritengo un vero e proprio sogno: nell'estate del 2017 il camp sarà ancora più attraente". Possiamo parlare delle sue grandi motivazioni? "Sport, natura e vacanza a cui occorre aggiungere un'alta qualità dei servizi che ho ottenuto, inizialmente, grazie al colloquio costruttivo con le istituzioni e gli albergatori ai quali sarò sempre grato. Ho dato molto ed ho ricevuto per quanto ho dato. Quando passeggio nel cuore di Folgaria saluto una persona ad ogni metro o poco più e questa per me è una grandissima soddisfazione. La gente mi vuole bene, so di poter contare su di loro, sempre. Non so in quanti possano dire le stesse cose". In sostanza lei si sente parte integrante di una grande famiglia "Effettivamente è così: oramai faccio parte di un ambiente famigliare dove mi trovo a mio agio e voglio continuare a vivere con loro questi momenti unici. Gli abitanti sono magnifici, come la loro comunità; le istituzioni a livello locale e provinciale, azienda per il turismo inclusa, si sono mostrate molto collaborative. E la piazza, quella piazza che in estate si riempie di giovani che corrono gridano e dimostrano tutta la loro felicità per me è motivo di orgoglio e grande soddisfazione. Tutto ciò sprona l'intera organizzazione a proseguire cercando, di anno in anno, di migliorare ulteriormente: una vera e propria sfida che non conosce soste. Spero di essere stato e di essere tuttora all'altezza della situazione, di aver fatto felici camperini e genitori. Non posso fare a meno di ringraziare l'intero staff, una vera famiglia cui sono legato professionalmente e affettivamente, staff competente, e ci tengo a ribadirlo, ai massimi livelli. E questo grande e magnifico sogno si à tramutato in realtà. Ancora oggi si continua a sognare…".

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