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Cronaca Faenza

Una serata per affrontare il tema del caporalato: "L'emergenza sanitaria ha aggravato i fenomeni di sfruttamento"

L'associazione di volontariato: "Purtroppo non mancano anche sul nostro territorio, situazioni di caporalato e di grave sfruttamento lavorativo, nonostante da sempre esista e ci si batta per una cultura di tutela del lavoro"

"Il fenomeno del caporalato, spesso, è più facilmente associato ai territori del Sud Italia, ma risale a non più di un anno e mezzo fa l'operazione anti-caporalato che riguardò 45 richiedenti asilo impiegati nelle campagne romagnole in condizioni di schiavitù che lavoravano a 50 euro al mese per oltre 80 ore settimanali, alloggiati in casolari degradati. Purtroppo non mancano anche sul nostro territorio, situazioni di caporalato e/o di grave sfruttamento lavorativo, nonostante da sempre esista e ci si batta per una cultura di tutela del lavoro". Lo dichiara l'associazione Farsi Prossimo che organizza, per lunedì 17 gennaio alle 20.30, un incontro presso il Teatro Cinema Europa di Faenza.

"L’attuale situazione di emergenza sanitaria - aggiunge l'associazione di volontariato - ha aggravato ulteriormente alcune situazioni di precarietà e fragilità, accanendosi proprio sui più deboli e rendendo ancora più facili quei meccanismi che sono alla base di fenomeni di sfruttamento lavorativo come il ricatto, l’impossibilità di scegliere, la necessità di adeguarsi a tutto pur di sopravvivere. Secondo i dati dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro riportati nel “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 2020-2022″, su oltre 7 mila accertamenti effettuati nel 2018, si è registrato un tasso di irregolarità pari al 54,8%, con oltre 5 mila lavoratori interessati dalle violazioni. Dei lavoratori irregolari, il 74% circa risultava impiegato nel settore agricolo, e per oltre la metà si trattava di cittadini stranieri".

Durante l'appuntamento al Cinema Europa, quindi, l'associazione Fari Prossima invita ad affrontare la tematica del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in ambito agricolo insieme a uno dei coordinatori del progetto Sipla, Alessandro Armando, che spiegherà approfonditamente come ha preso avvio e come funziona la rete, le sue sfaccettature nazionali, i diversi volti del caporalato e le modalità con cui viene affrontato, e il prefetto Maria Rosaria Mancini, che darà uno sguardo più dettagliato sul fenomeno nello specifico del territorio romagnolo, delineando quali sfaccettature assume e le azioni di contrasto messe in campo. La serata, inoltre, prenderà avvio con i saluti dell’Assessore al Welfare del Comune di Faenza, Davide Agresti.

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