Giorgia e Laura dicono "sì" davanti al sindaco: "Ora siamo una famiglia"

Sono contente, felici come è giusto che sia di essersi unite. "Abbiamo deciso di sposarci: poco importa che la chiamino unione civile, o in qualche altro modo, ora siamo una famiglia", ribadiscono all'unisono le due giovani, Laura Alfonsinese e Giogia, nativa di Lugo, ma poi trasferitasi ad Alfonsine. Laura, Geometra, Giorgia attualmente impegnata nel settore dell'agricoltura ce l'hanno fatta, hanno coronato il proprio sogno d'amore. Un'unione recente, avvenuta sabato scorso, al cospetto del sindaco Davide Ranalli. Una giornata importante di quelle che non si scordano tanto facilmente. Le ragazze raccontano anche come tutto ciò è stato accolto dalle rispettive famiglie.  "E' sempre necessario un periodo di metabolizzazione da parte dei genitori, che devono prendere coscienza e risemantizzare la loro visione del futuro, quel futuro che hanno pensato per i figli. Ma quando c'è l'amore tra genitori e figli, tutto diventa semplice. "Nel nostro caso però non ci sono state criticità- precisano- soprattutto perché i nostri genitori ti vedono amata, rispettata e protetta dalla persona che hai vicino. Ed è la felicità di chi ami quel che conta".

Molto spesso queste ragazze sono doppiamente discriminate, prima in quanto donne e poi in quanto omosessuali. "Siamo convinte che il pregiudizio si affronti con la quotidianità, con la delicatezza del vivere insieme qualsiasi momento della vita di coppia. Il mostrarsi nel fare la spesa, alle cene con persone diverse, attraverso i social, andando al cinema o semplicemente camminando per strada, tenendoci per mano. Fatto sta che nel reale non c'è nulla di morboso, nulla di cui scandalizzarsi, solo la naturalezza di una coppia di donne che vive la propria quotidianità con serenità. La semplicità del voler stare insieme, di vivere nella routine quotidiana". Non sono mancati episodi spiacevoli: "Purtroppo ad Alfonsine- raccontano- all'interno di un ristorante ci hanno chiamato con vari epiteti dicendoci a chiare lettere quello che in realtà non siamo. Avevamo un po' di paura ma tutto è finito lì. Diciamo che è stato un episodio di cui in futuro non vorremmo essere di nuovo protagoniste".