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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Uno studente di Ravenna è il vincitore della XXII Olimpiade di Filosofia

Christian Esposito, studente del Liceo scientifico Oriani di Ravenna, è il vincitore della prova di selezione regionale-canale internazionale della XXII Olimpiade di Filosofia

Christian Esposito, studente del Liceo scientifico Oriani di Ravenna, è il vincitore della prova di selezione regionale-canale internazionale- della XXII OLIMPIADE DI FILOSOFIA,  organizzata dal Ministero dell’Istruzione, Università e della Ricerca e dalla Società Filosofica Italiana, nell’ambito delle iniziative volte alla valorizzazione delle eccellenze.  Il tema di quest’anno era:  Abitanti del mondo tra identità e differenze.

L'ELABORATO
Il  titolo dell’elaborato, che Christian ha svolto in lingua inglese,  era il seguente :
In un’intervista rilasciata nel 2001, il filosofo René Girard si esprime così: «Siamo entrati in una fase nuova: tutti sappiamo che ormai le nostre identità nazionali stanno crollando, in tutto il mondo. Che piaccia o no, l'Europa unita è la dissoluzione delle identità nazionali. La parola identità è ambigua: significa sia “identico” che il suo opposto. Quando diciamo di uno che “ha un problema d'identità”, intendiamo che non si sente abbastanza diverso dagli altri, è confuso. […] Ma questa ambivalenza dovrebbe illuminarci su un punto: l'identità e la differenza hanno sempre la tendenza a sprofondare nella reciprocità, nell'indifferenziato. […] la mitologia mondiale è popolata di esempi di reciprocità. Si prendano dei gemelli: Eteocle e Polinice sono sempre in lotta e non riescono a riconciliarsi, e alla fine […] si uccidono a vicenda nello stesso momento. L'ispirazione tragica mette sempre in luce le similitudini al di sotto delle differenze».  Secondo René Girard, la questione del rapporto tra identità e differenza è strettamente interconnessa al problema della violenza. Le rivalità tra i popoli, considerate come rivalità nazionali, etniche, religiose, derivano in realtà da un’impossibilità di differenziarsi sufficientemente, riposano sull’identità. Le guerre tra i popoli non sono frutto di differenze, come si tende a credere nel linguaggio comune; derivano, invece, dalla somiglianza che sfocia in una reciprocità violenta. Girard, quindi, intravede proprio nell’uguaglianza, nell’identità, la fonte di conflitto, mentre considera la differenza come necessaria al mantenimento della struttura sociale.  Elabora un confronto problematico tra questa posizione e altre più classiche, che sviluppino una diversa concezione del rapporto tra identità e differenza.

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