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Cronaca

Vaccino anticovid ai docenti: "Ma solo se hanno il medico di base in Emilia-Romagna"

Il sindacato Snals: "Inevitabilmente questo “dettaglio” provocherà una spiacevole disparità di trattamento ai danni del personale proveniente da fuori regione"

Il sindacato Snals di Ravenna esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto sulla campagna di vaccinazione del personale della scuola. Nella regione Emilia Romagna, infatti, tutto il personale della scuola potrà prenotare il vaccino direttamente presso il medico di famiglia. Giovedì scorso è stato siglato l’atteso accordo con i medici di base della Regione, i quali dovranno vaccinare il personale della scuola con il vaccino Astrazeneca.

"Peccato però che la vaccinazione non avverrà per tutti, ma solo per il personale scolastico che ha il medico di base nella regione Emilia Romagna - commenta il segretario provinciale Maria Rosaria Strammiello - I rappresentanti della regione intervenuti alla riunione hanno dimenticato un dettaglio, di non poco conto: gran parte del personale della scuola ha un contratto di lavoro a tempo determinato, pertanto il medico di base non sempre si trova nella provincia dove si presta servizio, ma continua a trovarsi, per motivi logistici, nella provincia di provenienza. Inevitabilmente questo “dettaglio” provocherà una spiacevole disparità di trattamento ai danni del personale proveniente da fuori regione. Trovo discriminatorio, assurdo e inaccettabile che il vaccino debba essere somministrato solo a coloro che sono seguiti da un medico della regione Emilia Romagna; e tutti gli altri lavoratori? Auspico che nelle prossime ore venga prevista la possibilità di prenotare il vaccino per tutti i lavoratori della scuola che non sono seguiti da un medico della regione direttamente presso l’Ausl della provincia dove si presta servizio, così come accaduto per i test antigenici di settembre scorso”.

Da tale processo vaccinale inoltre sono esclusi gli studenti per i quali, se sopra i 16 o i 18 anni a seconda dei vaccini somministrabili, si procederà in seguito. "Gli studenti dovrebbero essere tra i primi a ricevere i vaccini in quanto utilizzano i mezzi pubblici, sono a contatto con le famiglie, con il personale scolastico e pertanto sono esposti a elevati rischi di contagio - continua Strammiello - Secondo le indicazioni fornite dall’Ausl regionale, dal 22 febbraio si poteva già prenotare l’appuntamento vaccinale presso il proprio medico, per il quale dovranno rilasciare autocertificazione attestante di essere insegnanti in servizio. Ad oggi però sembra che la macchina delle prenotazioni vada a rilento e a singhiozzi. Molte persone hanno segnalato che i medici non sono ancora pronti per accogliere le prenotazioni. Inoltre alcuni medici, soprattutto nella zona del cervese, stanno chiedendo al personale di farsi rilasciare direttamente dalle segreterie scolastiche l’autocertificazione attestante di essere insegnanti o personale ata in servizio. Circolano notizie contrastanti in merito all’autocertificazione, in quanto sul sito dell’Ausl Emilia Romagna c’è scritto che la persona può compilare direttamente online il modulo, stamparlo e consegnarlo al medico. Quindi nessuna segreteria scolastica è tenuta a rilasciare documentazione non richiesta espressamente dall’accordo Ausl, anche perché ricordiamo che gli accessi alle istituzioni scolastiche sono limitati, causa Covid, e che tali richieste rischiano di appesantire ulteriormente le segreterie già oberate di pratiche burocratiche".

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