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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca piazza Baracca

Venerdì sciopero nazionale di 4 ore: a Ravenna corteo in piazza del Popolo

L’articolazione sarà territoriale e a Ravenna è prevista una manifestazione che si concluderà in piazza del Popolo con l’intervento di Domenico Proietti, segretario nazionale della Uil che parlerà a nome dei tre sindacati

Venerdì si svolgerà lo sciopero nazionale di quattro ore proclamato da Cgil, Cisl e Uil. L’articolazione sarà territoriale e a Ravenna è prevista una manifestazione che si concluderà in piazza del Popolo con l’intervento di Domenico Proietti, segretario nazionale della Uil che parlerà a nome dei tre sindacati. Il concentramento dei manifestanti si avrà alle 9,30 in piazza Baracca da dove il corteo raggiungerà piazza del Popolo.

I sindacati hanno organizzato pullman che da tutta la provincia raggiungeranno Ravenna (è possibile prenotarsi nelle sedi sindacali del territorio di Cgil, Cisl e Uil oppure sul sito www.cgilra.it, oppure scrivendo a amministrazione.ust.ra@cisl.it o segreteria@uil-ravenna.it). “La legge di stabilità presentata dal Governo – dicono i sindacati – non realizza quella svolta nella politica economica necessaria per uscire dalla recessione e tornare a crescere. Da tempo tutti gli osservatori indicano una significativa riduzione delle tasse a lavoratori, pensionati e imprese che investono, la via principale per operare questa svolta. E’ necessaria una nuova politica europea che liberi risorse per finanziare gli investimenti a sostegno dell’occupazione, dell’innovazione e delle politiche sociali. Chiediamo al Governo e al Parlamento di rifinanziare subito la cassa integrazione e di dare certezze a tutti i lavoratori esodati".

I sindacati invocano misure "per diminuire realmente le tasse a lavoratori dipendenti, pensionati e imprese che creano buona occupazione. Sulle pensioni Cgil, Cisl e Uil ritengono necessario rivedere e correggere gli elementi di iniquità e rigidità introdotti dalle norme Fornero sul sistema previdenziale. E’ indispensabile ripristinare meccanismi di indicizzazione delle pensioni esistenti prima dell’entrata in vigore del Dl 201/2011". Nel settore pubblico i sindacati chiedono a Parlamento e Governo "di dare certezza alla stabilizzazione dei precari delle pubbliche amministrazioni. E’ inoltre indispensabile agire per un taglio significativo della spesa pubblica improduttiva e dei costi della politica".

Dai sindacati giunge anche una proposta "per reperire le risorse necessarie per gli interventi proposti". Secondo Cgil, Cisl e Uil "le misure possono essere finanziate attraverso: l’obbligatorietà dei costi standard per le amministrazioni centrali e locali e il superamento della frammentazione delle attuali 30.000 centrali appaltanti; la riduzione drastica del numero delle società pubbliche e degli enti inutili e la riduzione dei componenti dei consigli di amministrazione, definendo più vaste dimensioni ottimali per la gestione dei servizi; la riduzione del numero di componenti degli organi elettivi ed esecutivi a tutti i livelli di governo; la valorizzazione del patrimonio dello Stato; l’armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie alla media europea rispetto all’attuale aliquota del 20%; la destinazione automatica delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione e all’elusione fiscale, per la riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati mediante un apposito provvedimento legislativo".

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