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Cronaca

"Verso l'umanizzazione della pena": il punto sulla situazione carceraria

ll’iniziativa interverranno la direttrice della Casa circondariale di Ravenna, Carmela de Lorenzo, il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria, Pietro Buffa, la Garante Regionale delle Persone private della libertà personale, Desi Bruno e l’assessora alle politiche sociali Giovanna Piaia

Lunedì prossimo, alle 16.30 in municipio (sala Consiglio), si svolgerà un incontro pubblico sui temi della umanizzazione in regime carcerario, come contemplato dalla recente direttiva ministeriale, e sottolineato proprio in questi giorni da un nuovo accordo firmato dal Presidente della Regione Vasco Errani e dal Ministro della giustizia Rosanna Cancellieri. All’iniziativa interverranno la direttrice della Casa circondariale di Ravenna, Carmela de Lorenzo, il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria, Pietro Buffa, la Garante Regionale delle Persone private della libertà personale, Desi Bruno e l’assessora alle politiche sociali Giovanna Piaia.

E’ attesa la partecipazione del variegato mondo rappresentato a vario titolo da coloro i quali per sensibilità, per lavoro o per studio sono a contatto con questa realtà: insegnanti e studenti del Liceo Classico Dante Alighieri che nello scorso settembre hanno avviato il progetto "Dante entra in carcere" in collaborazione con la casa circondariale di Ravenna, componenti del Comitato di Esecuzione penale adulti, dei tavoli di lavoro sui temi del carcere, e contro le povertà, degli operatori sociali del settore, della commissione consiliare 2 , dell’Asp e delle cooperative sociali che hanno seguito progetti di inserimento lavorativo e di attività utili alla comunità.

L’incontro sarà l’occasione per fare il punto su questa problematica e sulla realtà del carcere di Ravenna che, come afferma l’assessora alle politiche sociali, "nonostante abbia ridimensionato le punte estreme registrate anni fa, ancora oggi ha in percentuale un indice di sovraffollamento pari a 198,30 per cento, percentuale molto al di sopra della media regionale che è del  144,84 per cento”. Dalla prima relazione della Garante Regionale per i diritti dei detenuti Bruno, si deduce che “ il sovraffollamento non compromette severamente le condizioni di vita essendo il carcere di Ravenna tra i più vivibili della Regione per il buon stato di manutenzione delle celle e degli spazi comuni e gode inoltre di un clima corretto e di buone relazioni con il personale.

“La grande sinergia tra carcere e città  - precisa l’assessora Piaia - è incrementata da una proficua collaborazione tra Direzione, Polizia Penitenziaria, Comune e Volontariato. Su tutto il sistema carcerario pende comunque la condanna di Strasburgo per il trattamento inumano e degradante e sono concessi all'Italia ancora pochi mesi per evitare il pesante sanzionamento pecuniario.  A questo fine il Ministero della Giustizia ha impartito numerose direttive che il Provveditore Regionale Pietro Buffa spiegherà nel corso dell’incontro. Si tratta di una serie di azioni necessarie per rendere più umana la condizione delle persone detenute e ripristinare i primari diritti di dignità della persona detenuta”.

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