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Cronaca

Veterinario indagato per maltrattamenti e frode, l'Ordine: "Pronti a costituirci parte civile"

"I fatti, se confermati, violano, oltre alla normativa penale, anche quella deontologica alla quale ogni medico veterinario deve ispirarsi nell’esercizio della professione"

L’Ordine dei Medici Veterinari di Ravenna, in rappresentanza di tutti gli iscritti, manifesta il proprio sconcerto in relazione alle recenti notizie che hanno visto coinvolto un veterinario iscritto all'ordine. "I fatti, se confermati, violano, oltre alla normativa penale, anche quella deontologica alla quale ogni medico veterinario deve ispirarsi nell’esercizio della professione - commenta la presidente dell'ordine Alessandra Valeriani - Pertanto l'ordine, i cui organi sono stati da poco rinnovati nelle elezioni di fine dicembre, seguirà con particolare attenzione l’indagine in corso a cui è stato sottoposto l'iscritto, riservandosi di adottare i provvedimenti più opportuni nell’ambito della propria potestà disciplinare. Da una parte si è ben consci del principio costituzionale della “presunzione di non colpevolezza” sino alla condanna definitiva, dall’altra si vuole evitare che la vicenda in corso possa costituire un “danno all’immagine” nei confronti di una categoria di professionisti che opera in scienza e coscienza, la cui attività professionale è posta a tutela della salute degli animali e dell’uomo e la cui condotta è ispirata ai doveri di onestà morale, dignità e decoro nell’esercizio della professione. Ci si riserva inoltre la costituzione di parte civile, ove dagli atti processuali dovesse essere confermato il quadro inquietante delineato".

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