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Cronaca

Via libera dell'Alma Mater al corso di Medicina e chirurgia: e nascono nuove lauree

Insieme al bilancio 2020, martedì il consiglio d'amministrazione d'Ateneo ha approvato anche la richiesta di attivazione di 11 nuovi corsi di laurea per l'anno 2020-2021

L'Alma Mater di Bologna dà il via libera alla svolta in Medicina, sbarcando in Romagna. Insieme al bilancio 2020, martedì il consiglio d'amministrazione d'Ateneo ha approvato anche la richiesta di attivazione di 11 nuovi corsi di laurea per l'anno 2020-2021 da presentare al ministero, a cui si aggiungono due trasformazioni di corsi già esistenti. Tra le novità spiccano appunto i due nuovi corsi di laurea magistrale in Medicina e chirurgia attivati, per la prima volta fuori da Bologna, a Ravenna e Forlì, per un totale di 150 posti.

"Cominciamo una nuova avventura - sottolinea il rettore Francesco Ubertini- che è quella dell'integrazione dell'area medica in Romagna". Negli ultimi due anni, spiega il prorettore alla didattca Enrico Sangiorgi, l'Ausl romagnola "si è dotata di reparti a conduzione universitaria, come il Sant'Orsola. Questo ci permette di attivare i due corsi di laurea in Romagna, legati al Policlinico di Bologna. E' una risposta matura alla richiesta sempre crescente di nuovi medici - afferma il prorettore - la nostra intenzione è di far crescere gli iscritti in Medicina del 30-40%, ma a Bologna non ci è possibile farlo".

Oltre a Medicina in Romagna, l'Alma Mater avvierà l'anno prossimo anche diversi corsi di taglio internazionale. Come la laurea magistrale in 'Advanced Spectroscopy in Chemistry' insieme agli atenei di Lille, Cracovia, Lipsia e Helsinki. Oppure la magistrale, prima in Italia, in 'Electric Vehicle Engineering', insieme agli altri atenei dell'Emilia-Romagna nell'ambito del progetto 'Muner'. In collaborazione con l'Università del Salento, dove si svolgerà la maggior parte della didattica, nasce invece la laurea magistrale in Progettazione e gestione dei sistemi produttivi audiovisivi e performativi, in ambito Dams. Sempre di livello internazionale sono invece i corsi in 'Contemporary Psychology', che parte grazie ai fondi per i Dipartimenti d'eccellenza, e in 'Precise and Sustainable Agriculture'.

Cambia invece faccia la laurea a ciclo unico in Ingegneria edile e Architettura, sostituita da una triennale più una magistrale (anche in inglese) per provare a "intercettare più studenti internazionali", spiega Sangiorgi. Infine, tra i nuovi corsi nasce anche la laurea magistrale in Didattica e comunicazione delle scienze della natura, per formare i divulgatori del domani. "E' sempre più necessario - afferma Sangiorgi - dato che accanto al digital divide, assistiamo a un crescente scientific divide". Oltre ai nuovi corsi, a gennaio saranno deliberati anche nuovi curriculum all'interno dei corsi attuali. "E' un segno di grande vitalità - chiosa il prorettore - questo è l'anno in cui l'Ateneo ha dimostrato maggiore effervescenza". (fonte Dire)

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