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Cronaca

Il vice-sindaco Mingozzi: "L'ordine pubblico a Marina migliora"

"Neanche se ci mettessimo tutto l'impegno possibile - dichiara il vicesindaco Giannantonio Mingozzi - riusciremmo a fare per la città i danni che ogni giorno qualcuno ci imputa"

“Neanche se ci mettessimo tutto l’impegno possibile – dichiara il vicesindaco Giannantonio Mingozzi - riusciremmo a fare per la città i danni che ogni giorno qualcuno ci imputa. Qualcosa di buono, almeno per sbaglio, dovrebbe scapparci per forza”. “Cerco di buttarla sull’ironia – aggiunge Mingozzi – visto che il dibattito su Marina, e non solo, vede sempre qualche protagonista che preferisce il disfattismo al dialogo costruttivo, con lamentele continue che alla fine perdono di credibilità e di serietà: l’ho detto in occasione del dibattito che si è svolto una settimana fa a Marinara, e nessuno ha negato che prima si chiedono al Comune ordinanze durissime, poi le si contestano”.

“ Ha ragione il gruppo di cittadini di Rivaverde, che pur non rinunciando a offrire nuovi consigli, riconosce che ci sono un maggior rigore e rispetto della legge. Così come ribadisco tutto il mio appoggio a tutte le forze dell’ordine, che stanno contribuendo a migliorare le modalità di intervento e di tutela dell’ordine pubblico. L’ultima accusa, in ordine di tempo, è quella del Movimento 5 Stelle, secondo il quale durante i mesi invernali non ci sono opportunità per i giovani. Voglio dire a Pietro Vandini che abbiamo una delle più alte percentuali nazionali di giovani impegnati nelle attività sportive, del tempo libero e della promozione culturale, teatro e musica in particolare”.

“Ho contatti quotidiani con gli universitari, ravennati e fuori sede, che sono soddisfatti delle opportunità offerte loro dalla città, opportunità che essi stessi cercano di consolidare e incrementare, facendosi parte attiva nell’organizzazione di iniziative di intrattenimento, a partire dalla necessità di avere in centro storico qualche sala in più di proiezione cinematografica.  Lo spirito critico è uno dei tratti distintivi dei romagnoli e dei ravennati in particolare. Ritengo che sia uno dei punti di forza che ci ha permesso di porci sfide ambiziose, di raggiungere obiettivi importanti, quando è stato messo al servizio di un’idea di crescita e di miglioramento. Purtroppo però, negli ultimi tempi, noto da più parti la tendenza a ridurlo a qualcosa di fine a se stesso, che non solo non porta a risultati positivi, ma addirittura mortifica la costruzione di un confronto. La natura e la storia ci hanno dotato di un territorio e di una tradizione di dialogo che non dobbiamo smettere di valorizzare, se vogliamo continuare a crescere. Per riuscirci bisogna fermare la gara tra chi critica di più e dare il via a quella tra chi propone di più, non importa se opposizione o maggioranza”.

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