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Cronaca Faenza

Le associazioni ambientaliste chiedono uno 'stop' ai palloncini in cielo: "Dannosi per l'ambiente"

"I palloncini trasportati dal vento ad un certo punto della loro "ascesa" scoppiano e ricadono al suolo e in mare. I frammenti di palloncini e i nastri che li trattengono sono uno dei rifiuti marini più frequenti"

Le associazioni ambientaliste chiedono uno 'stop' al lancio di palloncini in aria durante eventi e manifestazioni. In una lettera aperta inviata al sindaco Massimo Isola, al presidente del Consiglio Comunale Niccolò Bosi, all'assessore all'ambiente Luca Ortolani e a quello a parchi e verde pubblico Massimo Bosi, gli ambientalisti fanno notare che nelle ultime settimane si sono succedute alcune manifestazioni a Faenza che prevedevano il lancio di palloncini in aria.

"Un gesto molto romantico, ma dagli effetti devastanti per l'ambiente - scrivono Linda Maggiori per la Rete Rifiuti Zero e Zero Waste Italy, Elena Dal Pane per l'associazione Piccola Oasi Lilly e i Vagabondi, Massimo Sangiorgi per Legambiente Lamone e Lorenzo Zitignani per Plastic Free - I palloncini trasportati dal vento ad un certo punto della loro "ascesa" scoppiano e ricadono al suolo e in mare. I frammenti di palloncini e i nastri che li trattengono sono uno dei rifiuti marini più frequenti. Sono fatti di lattice e impiegano molto tempo per deteriorarsi. In questo intervallo è molto probabile che siano ingeriti da tartarughe marine o mammiferi marini, essendo molto simili a meduse e calamari, proprio come le buste di plastica. Uccelli, mammiferi e pesci possono restare intrappolati nei fili, con conseguenze nefaste. Anche se questi palloncini sono fatti di materiale biodegradabile, il danno resta: al di fuori di un impianto di compostaggio, il tempo per biodegradarsi non è così breve, ci vogliono anche dei mesi, rappresentando quindi un grave pericolo per gli animali che possono ingerirli, restare soffocati o intrappolati. I lanci massicci di palloncini sono vietati in molti luoghi nel mondo, (Stati Uniti, Canada, Australia, Inghilterra), in quanto si tratta di dispersione di rifiuti plastici nell'ambiente. Nel 2019 anche il sindaco di Capaci fece un'ordinanza per vietare l'utilizzo e abbandono di nastri e palloncini riempiti di gas più leggero dell'aria".

"Anche l'utilizzo dei palloncini dentro al parco Bucci presenta gravi criticità - puntano il dito gli ambientalisti - Spesso si ritrovano frammenti negli stagni, che vengono mangiati dalle papere, dalle testuggini e altri uccelli vi restano intrappolati. Sono ugualmente dannosi i coriandoli in plastica/glitter utilizzati in molte feste e manifestazioni, che finiscono nelle fogne (e quindi in mare) alla prima pioggia, contribuendo all'inquinamento da microplastiche (ci sono alternative più ecologiche, come le bolle di sapone giganti, o il lancio di petali, o luminarie in led). Non sono una valida alternativa le lanterne volanti, che possono provocare incendi nel caso la lanterna ancora accesa dovesse cadere su prati, alberi, soprattutto conifere che a causa della resina prendono fuoco facilmente. Nel dicembre 2016 nelle alture toscane una lanterna ha causato l'incendio di circa 160 ettari di bosco".

In conclusione, in vista delle sagre e feste estive, gli ambientalisti chiedono che il sindaco di Faenza emani una ordinanza per vietare in tutta la città il rilascio in cielo e l'abbandono nell'ambiente di palloncini (non ammettendo neppure quelli biodegradabili), di vietare la dispersione nell'ambiente di coriandoli in plastica/glitter e l'utilizzo di ogni tipo di palloncino (riempito di aria, gas, acqua) dentro al parco Bucci, al parco della Rocca e negli altri parchi dove questi palloncini e i loro residui possono rappresentano un pericolo per la fauna.

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