Vigili del fuoco, la rabbia dei sindacati: "Gestione improvvisata e manca il nuovo direttore regionale"
La denuncia di Fp Cgil e Fns Cisl Emilia Romagna: "I lavoratori hanno salvato vite in assenza di disposizioni chiare sugli orari di lavoro e, a volte, in mancanza dei più elementari supporti logistici"
"Siamo tutti sulla stessa barca, ma non c'è il capitano": questo è quanto dichiarano i sindacati Fp Cgil e Fns Cisl Emilia Romagna sulla situazione del corpo dei Vigili del Fuoco in regione. L'emergenza che ha colpito nei giorni scorsi l'Emilia-Romagna vede un bilancio di due morti, alcune centinaia di sfollati e danni che al momento è difficile stimare. A questo si aggiunge il catastrofico incendio scoppiato nell'azienda Caviro di Faenza. "I vigili del fuoco delle province colpite e di tutte quelle del resto della regione hanno operato, ancora una volta, con grande spirito di sacrificio e, come spesso accade, stanchi di una gestione, a tratti improvvisata, che ha provocato grosse criticità alla gestione del soccorso", denunciano i sindacati.
"I lavoratori e le lavoratrici hanno salvato vite in assenza di disposizioni chiare sugli orari di lavoro, sulla programmazione degli avvicendamenti, utilizzando la buona volontà dei capiturno che, da casa, sottraendo tempo alle proprie famiglie, hanno organizzato intere squadre a qualunque ora del giorno e della notte. Le stesse squadre che hanno operato, a volte, in mancanza dei più elementari supporti logistici per mangiare, lavarsi e riposare. In questo scenario, l'amministrazione non ha ancora nominato un nuovo direttore regionale, dopo il previsto pensionamento del titolare avvenuto il 30 aprile scorso e non ha convocato le organizzazioni sindacali per un confronto sulla gestione dell'emergenza. Chiediamo - concludono i sindacati - nel minor tempo possibile, di risolvere questi problemi, magari ascoltando chi ha pestato il fango per giorni e notti".