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Cronaca

Viola il codice antimafia: maxi-sequestro da 600mila euro

L'uomo fa parte di una banda di rapinatori che, tra il 2003 e il 2005, aveva assaltato oltre 40 bancomat in tutto il nord Italia

Immobili e quote societarie per un valore di oltre 600mila euro. A tanto ammonta il sequestro, eseguito dalla Guardia di finanza di Bologna a seguito di un provvedimento emesso dal gip Francesca Zavaglia, nei confronti del 57enne componente di una banda di rapinatori che, tra il 2003 e il 2005, aveva assaltato oltre 40 bancomat in tutto il nord Italia, raccogliendo un bottino di oltre due milioni di euro. Nello specifico, spiegano le Fiamme gialle, il sequestro riguarda 10 unità immobiliari tra Ravenna, Bologna e Castenaso, oltre alla quota di partecipazione, riconducibile all'indagato, in un ristorante del centro storico di Bologna.

Dalle indagini, svolte dagli specialisti del Gico (Gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata) del Nucleo di Polizia tributaria sotto la direzione del pm bolognese Marco Forte, è infatti emerso che l'uomo, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, emessa nel 2006 dal Tribunale di Bologna e divenuta irrevocabile nel 2008, non aveva comunicato alla Guardia di finanza una serie di operazioni di carattere patrimoniale compiute tra il 2012 e il 2017, tra cui il versamento di oltre 120mila euro per pagare i canoni di leasing di un'imbarcazione 42 Fly, violando quindi il Codice antimafia, che prevede, per le persone sottoposte a una misura di prevenzione, l'obbligo di comunicare per dieci anni alle Fiamme gialle tutte le variazioni del proprio patrimonio di importo superiore a 10.329 euro, in modo da accertare se l'incremento dei beni derivi da attività criminali. Oltre al sequestro è scattata anche la segnalazione alla Procura e ora il 57enne rischia una condanna fino a sei anni di reclusione.

Agenzia Dire

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