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Cronaca

WiFi in spiaggia? Ancisi (LpRa): "Non sarà una rete pubblica"

C'è stata martedì la presentazione della proposta di convenzione tra il Comune di Ravenna e la Cooperativa Spiagge di Ravenna per realizzare un progetto di wifi-internet

C’è stata martedì una seduta congiunta delle commissioni comunali agli Affari istituzionali e al Turismo, che hanno discusso la proposta di convenzione tra il Comune di Ravenna e la Cooperativa Spiagge di Ravenna per realizzare un progetto di wifi-internet pubblico gratuito negli stabilimenti balneari utilizzando un sistema a banda larga. Il Comune interviene a sostegno del progetto, utilizzando parte del ricavato dall’imposta di soggiorno per erogare alla cooperativa un contributo di 400 mila euro rateizzato per i cinque anni di durata della convenzione.

Il provvedimento, tuttavia, non convince Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna: "Ci sono molte zone nel Comune di Ravenna afflitte da difficoltà di accesso ad internet. Ma sono anni che il Comune ha sempre escluso di poter investire proprie risorse finanziare per affrontare questo problema. Nel dicembre 2011, l’allora assessore a Ravenna Digitale, il compianto Gabrio Maraldi, dichiarò che, quando si tratta di  “un servizio a libero mercato, il Comune non può finanziarlo né contribuire economicamente alla sua realizzazione. Tali interventi sarebbero infatti considerati 'aiuti di Stato', contrari alla libera concorrenza, sanzionati da normative molto rigide”. Sottilineo “né contribuire economicamente”. Benissimo se adesso questo ostacolo (non si sa come) è sparito, ma allora il Comune pensi a come superare il digitale divide anche nelle frazioni del proprio territorio che ne soffrono, perché tutti i cittadini e gli operatori ravennati devono essere parimenti “amici” dell’amministrazione comunale".E ancora: "La Cooperativa bagnini potrebbe versare il proprio contributo al Comune. Avviene invece il contrario, con la conseguenza che la proprietà, la realizzazione, la gestione e la manutenzione di un’opera pubblica sono un affare privato della CSR e che, passati i cinque anni della convenzione, il Comune non avrà più alcuna voce in capitolo sull’impianto realizzato e sul relativo servizio. L’azienda privata fornitrice del servizio alla CSR, “Achanto s.p.a.”, citata nella convenzione, è stata scelta in precedenza non certo dal Comune con gara pubblica, ma dalla cooperativa, secondo propri elementi di valutazione, convenienza e giudizio.

Ed infine: "Sia chiaro. Da quanto sopra discendono ampie ragioni perché di questa spesa pubblica si occupi la Procura della Corte dei Conti. Aggiungo che l’operazione maschera come spesa corrente una spesa per investimenti, aggirando il Patto di Stabilità. Riconoscendo, però, che si tratta di un servizio importante per gli interessi della comunità ravennate, per il turismo, per l’economia, e quindi anche per l’occupazione, non voto contro, ma mi astengo, non essendo sufficiente la bontà del fine a giustificare un voto a favore. Lo faranno, dovendo risponderne, i consiglieri comunali che sostengono chi governa il Comune di Ravenna in questo modo".

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