Doppio incontro con Zerocalcare e Giancane tra punk e disegni: il fumettista disegna armadilli per i fan in teatro
Zerocalcare, prima del firmacopie improvvisato con i suoi ormai celebri "disegnetti" ai fan che lo hanno raggiunto in teatro, ha dato in anteprima qualche anticipazione sulla seconda serie attualmente in produzione per Netflix, dopo il successo di 'Strappare lungo i bordi'
Come sempre ha attirato tanti lettori appassionati la presenza di Zerocalcare a Cervia, che giovedì pomeriggio è stato ospite al teatro comunale Walter Chiari insieme al musicista e cantautore Giancane prima della loro esibizione in serata all'Arena dei Pini di Milano Marittima nell'evento organizzato dal Ravenna Festival. L'intervista in teatro, organizzata dalla biblioteca di Cervia 'Maria Gioia' e condotta dal giornalista musicale Pierfrancesco Pacoda, si è snodata tra musica, appartenenza, amicizia, ipocondria e Roma. Grande spazio è stato dedicato alla scena del punk e dell'hardcore e dei centri sociali romani, dove entrambi gli ospiti sono cresciuti. "Quella musica lì per me è musica identitaria, che mi fa sentire in famiglia", ha spiegato Michele Rech, in arte Zerocalcare, prima di ammettere che "di musica io ne so zero, non so neanche cantare il punk, faccio solo le locandine e per me a volte è difficile anche riuscire a distinguere il basso dalla batteria". "Io invece non ho un riferimento musicale fisso, stando sempre in garage a fare il fonico per tanti musicisti", ha aggiunto Giancane.
Zerocalcare, prima del firmacopie improvvisato con i suoi ormai celebri "disegnetti" ai fan che lo hanno raggiunto in teatro, si è soffermato anche a parlare della serie Netflix 'Strappare lungo i bordi', tratta dal suo celebre fumetto 'La profezia dell'armadillo'. "Ho avuto problemi con i giocatori di poker - ride - Mi hanno mandato varie mail per dirmi che nella serie l'ho fatto sembrare una cosa brutta mentre invece può essere anche un lavoro". Il fumettista romano ha anche dato in anteprima qualche anticipazione sulla seconda serie attualmente in produzione sempre per Netflix: "Saranno sei puntate più lunghe di quelle della prima serie, da 25-30 minuti ciascuna. E naturalmente ci sarà anche Giancane".
In serata è andato invece in scena il concerto di Giancane per la rassegna 'Il Trebbo 2.0', in un intreccio di grafico e suono con Zerocalcare sul palco che ha illustrato le canzoni attraverso una tavola grafica, con i disegni proiettati su uno schermo. Ad affiancare Giancane, voce e chitarra, c'erano Alessio Lucchesi alla chitarra, Michele Amoruso al basso, Guglielmo Nodari alle tastiere e Claudio Gatta alla batteria. L'evento ha registrato il sold out. “È uno di quegli incontri inevitabili, casuali, ma che fanno parte di percorsi di vita comune, di un immaginario culturale condiviso - racconta Giancane a proposito del sodalizio artistico con Zerocalcare - E siamo entrambe persone che non si limitano a intrattenere. Una vera performance, per me, è basata su un rapporto stretto, su un flusso continuo. Sul palco parlo tantissimo, dialogo, entro nell’anima delle canzoni e di quello che significano per me e che vorrei significassero per il pubblico. Vorrei che ogni live fosse una esperienza la cui riuscita dipende da quello che hai fatto insieme agli spettatori”.