Continuano senza sosta i controlli in zona giardini Speyer-stazione: solo negli ultimi cinque giorni in via Pallavicini un Carabiniere, intervenuto per un controllo, è stato aggredito da un ubriaco che lo ha colpito con una bottiglia; in via Alberoni gli stessi Carabinieri hanno segnalato 15 persone come assuntori di stupefacenti e arrestato uno spacciatore, mentre Polizia e Guardia di Finanza hanno segnalato due persone e denunciata una terza per possesso di sostanze stupefacenti. Eppure i fenomeni di degrado continuano, e c'è chi pensa che in questa zona serva un'azione più decisa.

A metà luglio, 74 cittadini residenti in zona stazione hanno presentato alla Procura della Repubblica di Ravenna un esposto circostanziato su come questa zona, specialmente nei giardini Speyer-Isola San Giovanni e in viale Pallavicini, sia stata abbandonata dallo alla sozzura, alla violenza e alla delinquenza. "Non c’è giorno che le cronache non raccontino di risse, vandalismi sugli esercizi pubblici e sulle proprietà private, furti sistematici, rapine, minacce e intimidazioni ai passanti, aggressioni e fatti di sangue, che purtroppo hanno coinvolto anche le forze dell’ordine, come nell’ultimo caso del carabiniere ferito al volto da un ubriaco - spiega Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio di Lista per Ravenna - Di fronte a questa situazione l’amministrazione comunale, titolare di propri poteri di polizia e partecipe col sindaco del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, non fa che preannunciare una presenza rapsodica della Polizia municipale nei paraggi degli Speyer (esclusa l’estate), mentre servirebbe un presidio fisso delle forze dell’ordine nei locali del Comune da 223 metri quadrati. Ma lancia anche, per bocca dei suoi vertici politici e di suoi emissari, programmi volti a “ridare nuova vita all' intero quartiere”, come i mercatini di Natale, la gestione di alcuni spazi da affidare ad artisti, spettacoli e manifestazioni varie, secondo loro decisivi per produrre un’“animazione e un tessuto commerciale attivo”. Propositi onesti, ma non sufficienti, che rischiano anche di distrarre dai mali strutturali del quartiere".

"Natale agli Speyer": le baite di legno tornano in città ma si trasferiscono ai giardini

"Condizione base della convivenza sociale, prima ancora che dell'integrazione, è invece il risanamento del quartiere - propone Ancisi - che va impostato su due obiettivi convergenti: il risanamento dal degrado fisico, cioè la bonifica e la messa in sicurezza dei luoghi pubblici o aperti al pubblico, come propongono varie iniziative richieste dai residenti, e il risanamento dal degrado umano, cioè estirpare la feccia delittuosa o malavitosa che vi ha messo radici. Sradicare vuol anche dire non limitarsi a passeggiate e controlli sul posto, ma risalire alle basi operative e ai luoghi di domicilio dei malviventi, concentrati soprattutto nella Darsena di città, dai quali si convogliano in zona stazione quale centro del malaffare. Ci sono nuovi strumenti di legge di cui il sindaco dispone, anche su compiti precipui dell’ordine pubblico, per l’esercizio del quali può ben giovarsi della Polizia municipale: un corpo che già conta 177 unità di ruolo (115 agenti, 45 ispettori e 17 commissari), che diventano 212 con gli agenti stagionali, meritevole peraltro di essere meglio preparato e attrezzato a tali scopi. Si avranno anche nuove assunzioni col concorso in atto. Bastano per un buon lavoro di base, su cui le forze statali possano innestarsi proficuamente. Al sindaco serve una spinta? Gliela daremo noi, presentando un quadro di interventi e di azioni che abbiamo già abbozzato, capaci di sradicare dalla zona stazione ogni tipo di erbaccia, non solo vegetale. Non potrà dire che non si possono fare".