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2000 euro a 741 bar e ristoranti contro la crisi da Covid dalla Camera di Commercio

Tutte le aziende ravennati in regola con il pagamento degli oneri contributivi (Durc) hanno già ricevuto dalla Camera di commercio i bonifici sui propri conti correnti

Tutte le aziende ravennati in regola con il pagamento degli oneri contributivi (Durc) hanno già ricevuto dalla Camera di commercio i bonifici sui propri conti correnti. Uno sforzo organizzativo che ha coinvolto tutti gli uffici dell’Ente di viale Farini per far arrivare, nel modo più rapido possibile, i ristori previsti dal bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna. 861 le imprese ammesse al finanziamento, 741 quelle che hanno visto accreditarsi il contributo, che raggiunge i 2.000 euro ad azienda.

La Camera di commercio, infatti, proprio per sostenere nel più breve tempo possibile due dei settori tra quelli che, per le loro caratteristiche, hanno sopportato il peso maggiore delle limitazioni adottate per contenere il diffondersi della pandemia, aveva anticipato con risorse proprie i fondi regionali affinché potessero partire al più presto i pagamenti. Le imprese non in regola hanno già ricevuto dall’Ente di Viale Farini apposita comunicazione per far si che tutto si concluda entro il 31 maggio prossimo, data oltre la quale il contributo non potrà più essere liquidato.

"Il nostro obiettivo era quello di dare una risposta efficace e veloce alle nostre imprese, stremate da incertezze e chiusure, e l’abbiamo mantenuto - commenta Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna - Moltissime nostre imprese ancora lottano con un calo della domanda e con una produzione che non riprende. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è una grande opportunità, che non possiamo disperdere. Il ruolo delle imprese è centrale per la ripresa. In particolare, va incentivata la crescita dell'imprenditorialità giovanile e femminile così come l’attenzione all'ambito delle piccole e medie imprese”.

I ristori in favore delle imprese beneficiarie della provincia di Ravenna ammontano ad oltre 1 milione e 700.000 euro. Le aziende richiedenti risiedono per la maggior parte nella città capoluogo (42%), seguono poi Faenza (24%), Lugo (21%) e Cervia (13%) e sono costituite per il 56% da bar e per il 44% da ristoranti. “Siamo pronti a gestire – ha proseguito Guberti - il nuovo bando della Regione Emilia-Romagna, che prevede ulteriori aiuti per 13.350.000 di euro a sostegno di discoteche e sale da ballo, palestre, cinema, imprese culturali, spettacolo viaggiante, ambulanti delle fiere, attività di gelateria, pasticceria e altre attività da asporto e ristorazione. 13 milioni e 350 mila euro le risorse stanziate dalla Regione che, a partire da metà maggio, saranno erogati con la collaborazione operativa di Unioncamere e delle Camere di commercio”.

Una recente indagine dell’Osservatorio dell’economia dell’Ente di viale Farini mostra, intanto, che il 45% del sistema produttivo ravennate, nel corso del 2020, ha investito in digitalizzazione, e un 46% è pronto a farlo nel corso del 2021. Più nello specifico, il 60% ha investito in sistemi di sicurezza informatica, il 58% in tecnologie legate allo smart working, il 50% in nuovi sistemi di contabilità e processi decisionali, il 43% in nuovi servizi, il 40% in nuovi sistemi di presidio dei mercati, il 22% in logistica digitale. “Questo ci conferma – ha concluso Guberti - che le nostre imprese guardano avanti, investendo in innovazione ed avviando processi di qualificazione e di riqualificazione del personale impiegato sui temi del digitale”.

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