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Economia

A Ravenna il corso su "Gestione sostenibile e resiliente delle risorse idriche"

I partecipanti al corso sono 30. Prevalentemente professionisti nel settore dell'acqua, dipendenti di comuni della Romagna e consorzi di bonifica, tecnici di Hera

Sono in programma fino a venerdì a Ravenna, alla sede del corso di laurea di Scienze Ambientali, due giornate inserite ne corso di formazione permanente su "Gestione sostenibile e resiliente delle risorse idriche", organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile. Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna, in collaborazione con Uos Ravenna del Dipartimento di Scienze Biologiche, Chimiche e Ambientali e Associazione Idrotecnica Italiana–Sezione Padana, e con il contributo organizzativo e finanziario di Romagna Acque-Società delle Fonti Spa, e dislocato anche nelle sedi di Bologna e Santa Sofia.

Diretto dal professor Armando Brath, il corso è riservato a professionisti ed è basato su tematiche di grande importanza per la società odierna: la gestione delle risorse idriche, la difesa del territorio dal rischio di alluvione, il monitoraggio idrometeorologico, l’inquinamento delle acque sotterranee e superficiali. I partecipanti al corso sono 30. Prevalentemente professionisti nel settore dell'acqua, dipendenti di comuni della Romagna e consorzi di bonifica, tecnici di Hera. Solamente cinque sono neolaureati. Si tratta di interlocutori altamente qualificati, che possiedono lauree in ingegneria civile, ingegneria per l'ambiente e territorio, scienze ambientali.

Negli ultimi decenni, il settore della gestione delle risorse idriche è stato caratterizzato da rilevanti innovazioni e cambiamenti di vedute, dovuti a nuove pressioni sugli usi delle risorse idriche anche a seguito di fenomeni siccitosi, nonché a importanti interventi legislativi, anche a seguito di direttive comunitarie. Analoghe innovazioni hanno riguardato il settore della difesa del territorio dal rischio idrogeologico, anche a causa di frequenti eventi che hanno evidenziato la fragilità idrogeologica di buona parte del territorio nazionale. Nel corso di sei lezioni sviluppatesi nell’arco del mese di settembre, i partecipanti al Corso approfondiranno le loro nozioni su tematiche di grande importanza in questi ambiti, acquisendo una qualificata conoscenza dei principali problemi legati alla pianificazione e alla gestione delle risorse idriche, anche grazie ai più recenti mutamenti in ambito normativo e tecnologico.

“La gestione dell'acqua è un argomento complesso – sottolinea Andrea Gambi, amministratore delegato di Romagna Acque - che per essere affrontato in modo soddisfacente richiede oggi nuove competenze, che sappiano coniugare saperi diversi; l'area di miglioramento maggiore sta proprio nell'integrazione. Occorrono anche sistemi organizzativi nuovi che coinvolgono i gestori, le pubbliche amministrazioni ed i privati. Occorre anche una intensa attività divulgativa che faccia comprendere a tutti questa complessità: per avere servizi e infrastrutture occorre investire e queste occasioni devono essere l'occasione per confronti fattivi che abbiano al centro la consapevolezza degli effetti prodotti dalle scelte”. Le tematiche trattate sono dunque di carattere generale, e rivestono grande interesse anche per la collettività. Ecco il motivo per cui, a chiusura del Corso, è in programma per venerdì 24 ottobre al centro operativo di Capaccio, a Santa Sofia, un convegno aperto al pubblico: che approfondirà le principali tematiche sopra descritte, grazie all’intervento di alcuni dei principali docenti del Corso stesso e alla prevista partecipazione del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.

Il rapporto con la facoltà di Scienze Ambientali conferma inoltre lo strettissimo legame di Romagna Acque con Ravenna. Nel territorio comunale, fra l’altro, l’azienda sta procedendo con i lavori di costruzione del nuovo potabilizzatore (Nip 2), che sorgerà nell’area della Standiana, sarà attivo entro la fine del 2015 e diventerà il secondo serbatoio idropotabile della Romagna dopo il bacino di Ridracoli. Un intervento che prevede un investimento di oltre 70 milioni di euro: le aziende che hanno vinto l’appalto della costruzione, peraltro, sono romagnole, il che ovviamente permette una redistribuzione di questo investimento sull’economia del territorio. Inoltre, in ambito provinciale, Romagna Acque sta investendo altri 20 milioni di euro in interventi di depurazione fognaria in collaborazione con Hera, in diversi Comuni del ravennate. Sul sito dell’azienda, www.romagnacque.it, è possibile verificare i dati di distribuzione idrica di Romagna Acque rispetto alle tre province servite, quindi anche rispetto a Ravenna.

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