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Economia

Accordo per i lavoratori del terziario: una tantum di 350 euro e acconto sui futuri aumenti

Anche la segreteria nazionale Ugl Terziario ha sottoscritto un accordo "ponte", tecnicamente un "protocollo straordinario di settore" per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del Terziario distribuzione, commercio e servizi

Anche la  segreteria nazionale Ugl Terziario il 12 dicembre ha sottoscritto con Confcommercio, Federdistribuzione e Confesercenti (e gli altri sindacati di categoria) un accordo "ponte", tecnicamente un "protocollo straordinario di settore" per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del Terziario distribuzione, commercio e servizi. Con la firma di questo documento ai tanti lavoratori del comparto che abbiano prestato attività lavorativa nel periodo 2020-2022 verrà corrisposto un importo una tantum lordo pari a 350 euro, così ripartito: 200 euro con la retribuzione di gennaio 2023 e 150 euro con la retribuzione di marzo 2023.

“Accogliamo questa soluzione con favore. Si tratta di una prima risposta in termini economici fornita ai tanti lavoratori e lavoratrici che in questi anni di crisi e pandemia hanno dovuto sopportare situazioni difficili (si pensi all'aumento dei licenziamenti ed al ricorso degli ammortizzatori sociali) e tutt'ora con lo svantaggio di uno stipendio – collegato al Ccnl scaduto nel 2019 – che non corrisponde al mutato costo della vita e dunque limitato nella tenuta del reale potere d’acquisto - commenta in una nota il segretario dell'Ugl Terziario della Romagna, Giuseppe Greco - I tanti lavoratori  appartenenti a questa categoria sono in attesa di trovare un maggiore riconoscimento in busta paga e in intesa del rinnovo di contratto entro il 2023, che avrà ovviamente un  ampio raggio d'azione e su cui i sindacati, inclusa l'Ugl stanno dando battaglia. E questa una tantum un contributo economico non di poco conto, seppur parziale, ancorché richiesto da tempo”.

E che ci si trovi a metà di una fase di confronto nella categoria del Terziario e del Commercio lo attestata anche il fatto che il testo sottoscritto il 12 dicembre preveda anche (a partire dal 1 aprile 2023) l'erogazione di una somma (30 euro lordi mensili) da intendersi come acconto che sarà assorbito dai futuri e auspicati aumenti contrattuali. “Aumento contrattuali necessari in questa fase storica. Soprattutto per i tanti lavoratori e famiglie alle prese con gli effetti di una crisi che riguarda il caro vita e l'aumento dei prezzi dei beni e dei servizi essenziali e alimentari - conclude Greco - La ripresa del confronto sul Ccnl del Commercio è prevista  con date già calendarizzate dal mese di gennaio 2023. Dunque, è atteso entro il prossimo anno la conclusione di un percorso che dovrà culminare con la stesura  ed il rinnovo del nuovo contratto di settore definitivo su tutti gli aspetti, in primis quello normativo ed economico. L'Ugl nazionale e territoriale, come sempre, farà la sua parte”.

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