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Economia

Agricoltura, al "Socjale" i vent’anni dalla fusione delle Cab di Piangipane e Ravenna

L’occasione l’Assemblea dei soci per la presentazione del bilancio 2016 e l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione della Cooperativa dei Braccianti del Territorio Ravennate

Si è tenuta venerdì l’assemblea dei soci della  Cooperativa Agricola dei Braccianti del Territorio Ravennate (Cab. Ter.Ra) una delle più antiche d’Europa, sicuramente la più antica organizzazione bracciantile d’Italia. Infatti, la cooperativa di conduzione dei terreni, che oggi ha sede a Piangipane, è discendente diretta di quella nata nel 1883 sulla spinta di Nullo Baldini che, assieme ad un gruppo di 40 braccianti, costituì una Società anonima Cooperativa denominata “Associazione Generale fra gli Operai Braccianti del Comune di Ravenna”.  Frutto di successive “fusioni” nel tempo, di cui l’ultima nel 1996 tra la Cooperativa Agricola Braccianti di Ravenna  e la Cooperativa Agricola Braccianti di Piangipane - le cui origini risalivano al 1907 - quando ha assunto l’attuale denominazione di Cab Ter.Ra.

È, dunque, proprio per ricordare quell’evento - che vent’anni fa portò alla costituzione della cooperativa di oggi - che il consiglio di amministrazione uscente ha deciso di convocare l’assemblea di approvazione del bilancio 2016, non solo in una sede storica ed emblematica per il sodalizio: il Teatro Socjale di Piangipane, costruito dai bracciati nel 1920, ma proprio nella data in cui avvenne la nascita della nuova Cab. Al tavolo di presidenza, con Fabrizio Galavotti, presidente della Cab, Alfredo Ancarani, direttore amministrativo e Marcello Sanzani, direttore tecnico hanno illustrato gli aspetti economici del bilancio e le modalità tecniche e colturali che, insieme alle problematiche ambientali e di mercato, hanno portato ai risultati di bilancio del 2016 che è stato approvato all’unanimità dai 58 soci (sugli 80 totali) della Cooperativa.

A Stefano Patrizi, responsabile del settore agroalimentare e commercio di Legacoop Romagna, è toccato il compito di aprire la parte più strettamente storica e commemorativa. Patrizi, partendo dall’attuale situazione economica ha evidenziato come il sistema cooperativo sia, in questo momento, esempio di come “la democrazia possa e debba coniugarsi con il sistema economico portando frutti e risultati positivi”. Il responsabile di Legacoop ha ricordato i valori della cooperazione e ha richiamato all’orgoglio di far parte di un’esperienza storica di emancipazione e ha concluso ricordando le parole dell’etno-antropologa americana Alison Hall che, in una ricerca sulla cooperazione bracciantile, afferma: «A Ravenna una delle più potenti forze per il progresso economico e sociale nella vita di questi oppressi lavoratori agricoli è stata la loro stessa e unica creazione: le aziende agricole collettive.".

Prima della premiazione dei soci prossimi alla pensione: Nives Assirelli, Luisa Iodice, Roberta Polidori e Marco Rosta, attori e artefici - insieme a tutti gli altri - dei successi degli ultimi 40 anni, è toccato a Marcello Sanzani ricordare gli ottimi risultati, appunto, dei vent’anni della cooperativa che, seppur passata dai  209 addetti del 1996 agli 80 di oggi sull’onda nell’innovazioni tecnologica agraria, ha saputo migliorare condizioni di lavoro e la professionalità dei soci, anche portando le giornate medie lavorate da 79 a 157 ma, soprattutto, è riuscita a triplicare il salario medio per addetto portandolo dai 4.998 euro (quota riportata al valore di 1.936,27 lire) agli attuali 15.719. 
Non solo, nel 1996 i terreni in proprietà erano 1.491 ettari, oggi 1.997, il patrimonio netto da 5,7 milioni di euro a 25,9 .

Al termine delle celebrazioni, l’assemblea dei soci, ha proceduto, quindi, all’elezione del Consiglio di Amministrazione della cooperativa che rimarrà in carica per i prossimi tre anni ed risultato, al termine dello scrutinio, composto da Andrea Casadei, Rita Frusciante, Elisa Bartoletti, Tiziana Piolanti, Massimo Fabbri, Fabrizio Galavotti, Ivan Fabbri, Giancarlo Bartolini, Barbara Berti, Denise Guerrini e Maria Beatrice Baccarini. L’assemblea si è chiusa con la convocazione del Consiglio per martedì 23 maggio che dovrà provvedere, oltre agli adempimenti formali, anche all’elezione del nuovo presidente. 

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