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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Maltempo, agricoltura ravennate in ginocchio: danni per tutta la filiera

"Semina ritardata anche per il cetriolo e le altre colture soggette a trapianto - viene illustrato dalla Cia -. È possibile che subisca danni importanti per gli eccessi di acqua di queste ultime settimane anche il pomodoro".

La Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) della provincia di Ravenna esprime grave preoccupazione per i danni al comparto agricolo dovuti all'abbondante fase piovosa di questa tarda primavera. Secondo la Cia di Ravenna “si tratta di un ulteriore aggravio della crisi e i danni riguardano tutta la filiera”. I problemi maggiori si riscontrano in particolare per fragole, ciliegie e albicocche, ma possibili cali di qualità potranno riguardare le produzioni di grano tenero, grano duro ed orzo.

A queste si aggiungono i danni causati da frane e smottamenti nelle aree collinari e montane. L’acqua ha invaso le campagne con i terreni coltivati e questa situazione favorisce l’attacco di numerose malattie fungine con conseguenti danni agli apparati radicali. Grande preoccupazione anche per le colture sementiere nelle zone vocate della provincia, dove la quantità di pioggia è risultata superiore (zona sud di Ravenna) in particolare per quanto riguarda ravanello e rucola. "Semina ritardata anche per il cetriolo e le altre colture soggette a trapianto - viene illustrato dalla Cia -. È possibile che subisca danni importanti per gli eccessi di acqua di queste ultime settimane anche il pomodoro".

E ancora: "Marcisce il fieno per l’alimentazione degli animali e questi danni faranno lievitare i costi per l’alimentazione negli allevamenti che producono il latte per i formaggi di qualità.L’eccesso di acqua necessita di un numero maggiore di trattamenti fitosanitari per vigneti e frutteti, ma l'eccessodi acqua pone anche difficoltà di accesso ai terreni agricoli ed aggravi di costi. È sotto gli occhi di tutti: i campi faticano ad assorbire l’acqua in eccesso. Il problema non è solo la grande quantità di acqua caduta, ma il protrarsi di questo periodo di pioggia. Manca una fase di tempo stabile e soleggiato che favorisca il decorso regolare della produzione di tutte le colture ed in particolare della frutta estiva".

Dopo un 2014 caratterizzato da una piovosità oltre la media (da aprile a ottobre frequenti grandinate anche più volte nello stesso mese e dal 14 giugno al 20 settembre ripetuti episodi di eccessi di pioggia con danni medio/elevati), ecco un primo periodo 2015 segnato da piogge insistenti e ingenti (da giovedì a sabato, in soli tre giorni, le precipitazioni hanno abbondantemente superato i millimetri di pioggia dell'intero mese con una media di oltre 100 millimetri caduti, con variazioni consistenti fra una zona e l'altra della provincia). "Si  tratta dell'ennesima dimostrazione di come i cambiamenti climatici stiano entrando sempre di più nella vita quotidiana della popolazione mondiale, stravolgendo abitudini e incidendo sull'economia. Questa escalation di fenomeni estremi riguarderà da vicino, e sempre più spesso, anche il nostro Paese", conclude la Cia.

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